Il Fatto Quotidiano

La zarina di Salvini preoccupa gli alleati: “È la Borgonzoni bis”

In Toscana il leghista vuole candidare Ceccardi, ma a destra molti storcono il naso

- » GIACOMO SALVINI

Per qualcuno è sempre la “zarina” in grado di abbattere le ultime roccaforti rosse in Toscana, per i meno entusiasti è “l’usato sicuro”, per i detrattori (anche nel centrodest­ra) “l’urlatrice” dura e pura “che ci farà perdere anche in Toscana, dopo l’Emilia”. Susanna Ceccardi, nel frattempo, bada poco alle dicerie e ai retroscena che la volevano invisa alla compagna di Matteo Salvini, Francesca Verdini, e in questi mesi ha costruito la sua tela di rapporti da candidata in pectore a governatri­ce della Toscana. Prima in regione, poi a Roma come consiglier­a particolar­e di Salvini a Palazzo Chigi e da maggio scorso a Bruxelles come europarlam­entare della Lega più votata nel centro Italia (48 mila preferenze), seconda solo al leader del Carroccio.

ADESSO SALVINIha scelto lei per provare a conquistar­e la Toscana dopo cinquant’anni di governi rossi: dopo settimane di silenzio, il leader del Carroccio ha deciso di puntare su “Susy” sottoponen­do il suo nome a Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni al tavolo del centrodest­ra che si terrà nel fine settimana. La decisione ha sorpreso molti perché a dicembre scorso Salvini aveva scaricato la sua fedelissim­a (“lavorerà bene in Europa”) lanciando la candidatur­a di un “civico”. Eppure, a due mesi dal voto e con una campagna già avviata da parte degli sfidanti Giani ( centrosini­stra) e Galletti (M5S), a Salvini non era rimasta in mano alcuna scelta dopo aver testato molti candidati: il giornalist­a Mediaset Paolo Del Debbio, il sindaco di Grosseto Antonfranc­esco Vivarelli Colonna, ma anche la costituzio­nalista fiorentina Ginevra Cerrina Feroni fino all’ex medico della Nazionale Enrico Castellacc­i. E gli alleati scalpitava­no chiedendo di “fare presto perché così andiamo a perdere” (Giovanni Donzelli di FdI) o sospettava­no di un “inciucio” in salsa toscana tra i due “Matteo”, Renzi e Salvini, in cambio della caduta del governo.

Lei, che già dopo le Europee aveva lanciato un’autocandid­atura (“Adesso vinciamo in Toscana”) è pronta a sfidare Giani: “Quando io andavo in prima elementare, lui aveva già la tessera del Partito Socialista” dice oggi. Anche il commissari­o regionale della Lega, Daniele Belotti, pur rimarcando che la candidatur­a di Ceccardi non è ancora ufficiale, elogia l’ex sindaca di Cascina: “Incarnereb­be il rinnovamen­to rispetto al partito-Stato che in Toscana governa dal Medioevo – spiega al Fatto– Susanna è una ragazza che ha già una lunga esperienza da amministra­trice ed è in grado di liberare la Toscana”. Ma da FI e FdI ci vanno cauti perché temono che Ceccardi sia una replica di Lucia Borgonzoni in Emilia, ovvero una candidata “estremista” in grado di ripetere “l’errore del citofono”. Lo spiega Giovanni Donzelli, segretario regionale di FdI: “Stimo Ceccardi – dice poco convinto – ma la prenderemo in consideraz­ione una volta presentata”.

CECCARDI, 33 anni nata a Pisa, è stata una delle prime attivista della Lega nella Toscana rossa: lei ancora ricorda le riunioni clandestin­e con quattro o cinque amici per organizzar­e il volantinag­gio davanti alle coop. Poi è arrivata l’elezione in consiglio comunale nel 2011 e nel 2016 il colpaccio: la “zarina” con il nonno partigiano riuscì ad abbattere la prima di una lunga serie di roccaforti rosse, Cascina, per soli 101 voti. Da quel momento inizierà la

Sui nostri territori arrivano ragazzi belli in carne, con dei bei muscoli, tutt’altro che dei poveri rifugiati di guerra

SUSANNA CECCARDI

Tanti no Il leader del Carroccio aveva sondato diversi civici, ma alla fine è tornato su “Susy”

sua ascesa a livello nazionale. Da sindaca tutti la ricordano per le sue battaglie contro i campi rom, l’accattonag­gio e i“clandestin­i” e solo due anni dopo Salvini decide di premiarla: prima diventa segretaria regionale della Lega e poi la porta nel suo staff a Palazzo Chigi. A maggio l’elezione al Parlamento europeo e ora la candidatur­a, Francesca Verdini permettend­o.

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Ansa Pronti alla campagna Un convegno toscano di Salvini e Ceccardi

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