Baffa, il candidato Scarface: in vasca con rhum e sigaro E saluti porno
Signore e signori, e carissimo Coen, tenetevi forte lo stomaco perché vi sto presentando un candidato. Un giovane del Sud, un calabrese che vuole diventare onorevole alla Regione e rivoluzionare la sua terra brandendo le bandiere del sovranismo leghista e di Matteo Salvini. Si chiama Alfio Baffa ed è già una star della rete. Un video lo mostra nella sua miserabile grandezza. È appena stato a Roma ad una manifestazione con il suo Capitano. Si è emozionato, stancato, ora sa come cambiare l’Italia. Ha bisogno di relax, allora prende una stanza d’albergo e si fa un bagno. Il suo cellulare lo riprende immerso nella vasca idromassaggio con le bollicine che massaggiano il suo corpo bovino. In bocca un sigaro cubano come Scarface, su un angolo della vasca una bottiglia di rhum. Il messaggio: “Cari amici del gruppo revenge porn, un saluto dopo la manifestazione con Salvini, anzi un brindisi con voi”. E la mano corre ad agguantare un bicchiere di plastica e la bottiglia. Generosa dose di alcol, voce impastata e saluti. Basterebbe questo a riempire quella vasca del giusto vomito degli elettori. Il revenge porn, la pornovendetta, cioè la pubblicazione di foto porno senza autorizzazione, è una cosa schifosa, un reato, un atto ignobile. Ma il leghista alla ‘nduja non prova imbarazzo. Non si scusa. Fa lo spiritoso su fb. “In merito al video che mi sta rendendo famoso mi chiedo: un bagno in vasca fa notizia perché i candidati delle altre liste non sono molto puliti, o forse è una questione di buon gusto e in quel caso ci tengo a scusarmi, non si beve un rhum in un bicchiere di plastica”. Lo schifo, la bassezza, la miseria umana, si possono misurare anche da queste parole. E allora, cari calabresi, se volete sprofondare nella melma, se volete, ancora una volta, dare argomenti a chi vi considera brutti, sporchi e cattivi, votatelo. E votate pure chi l’ha candidato, il suo capitano e Jole Santelli, che con il signor Alfio Baffa vuole governare la Calabria. Senza imbarazzi né vergogna, ristorati da un idromassaggio.