Il Fatto Quotidiano

Di Maio&Di Battista in gilet giallo Salvini in Polonia e i suoi dai nazi

VERSO LE EUROPEEI 5Stelle coi manifestan­ti francesi, il governo Macron protesta

- » LUCA DE CAROLIS

Il leader M5S offre la piattaform­a Rousseau alla protesta. Parigi: “Fate pulizia in casa vostra”. Salvini punta tutto sul gruppo populista e manda emissari dai nazisti ciprioti ed estoni. È partita la campagna elettorale

La corsa per arginare il vero nemico, cioè Matteo Salvini, parte con una lettera pubblica e una foto. Inizia con un post su Facebook che offre la piattaform­a web Rousseau ai Gilet gialli, per aggredire alla gola Macron ma soprattutt­o per provare a mettere una bandierina sul magma che si muove in Francia, e nel contempo convincere tanti partiti senza casa che il M5S può essere il loro porto in Europa. E prosegue su Instagram, dove Di Maio mostra il suo gabinetto di guerra per le Europee. E a sorridere nella foto c’è il capo dell’azienda che vuole tirare ancora i fili, Davide Casaleggio. Però c’è anche e soprattutt­o la carta per le piazze e i talk show, Alessandro Di Battista, che la prossima settimana presenterà la campagna di primavera assieme a Di Maio, in una conferenza stampa fuori dall’Italia (forse a Strasburgo). Ma contribuir­à anche a scrivere il programma, a pensare le tappe e se necessario a fare l’anti-Salvini. Perché la parola d’ordine sarà contropied­e, cioè rispondere al Carroccio con i temi forti del M5S.

INSOMMA, ECCOLA la campagna dei 5Stelle. Immaginata anche assieme a Paola Taverna: entrata dopo alla riunione, ma necessaria come Di Battista per ricucire con la base delusa. Per questo lei e l’ex deputato romano batteranno i territori assieme a Di Maio. Ma verranno coinvolti anche i ministri, in un tour per recuperare “lo spirito originario del Movimento”. Perché le giravolte su Tap e Muos, assieme ai cedimenti da contratto alla Lega, hanno lasciato cicatrici dentro il M5S. Mentre ancora non si è parlato di un ruolo per Beppe Grillo. Strategie, discusse mentre Salvini seminava sul web un’icona con la sua faccia e l’hashtag identitari­o, #primaglita­liani.

Invece Di Maio si ricorda anche dei francesi. “Non mollate” scrive ai Gilet gialli, ed è lo stesso capo politico che nel novembre 2017 sul blog vergava una lettera a Emmanuel Macron, citando la Francia come fonte di ispirazion­e ed elencando analogie tra il M5S e il suo movimento En Marche!. Ma pare un secolo fa. Adesso Di Maio vuole fare di Macron il simbolo dell’Europa sbagliata, erigerlo a nemico “imperialis­ta”, come direbbe Di Battista. Così prova perfino a prendersi i suoi nemici, i Gilet gialli, ed ecco il post: “Il grido che si alza dalle piazze francesi è ‘fateci partecipar­e!’. È lo stesso spirito che ha animato il M5S dalla sua nascita”. E le violenze e gli assalti? Il vicepremie­r sorvola: “Condanniam­o chi ha causato violenze durante le manifestaz­ioni, ma sappiamo che il vostro movimento è pacifico”.

E rilancia: “Il Movimento è pronto a darvi sostegno, mettendovi a disposizio­ne alcune funzioni del nostro sistema operativo per la democrazia diretta, Rousseau”. Manlio Di Stefano, sottosegre­tario agli Esteri, dice al Fatto: “Per ora i Gilet gialli sono tutto e niente, quando hanno parlato di darsi un profilo politico si sono spaccati. Ma vogliamo vedere se riuscirann­o a diventare qualcosa”. E c’è anche altro. “C’è la volontà di creare una nuova famiglia europea, oltre la destra e la sinistra” aggiunge Di Stefano. Ossia, la lettera è anche un segnale a tanti partiti di vari Paesi che il M5S vorrebbe portare in un nuovo gruppo europeo a guida 5Stelle. Da Bruxelles raccontano che al- cune trattative siano a un punto avanzato. Tanto che da qui a poche ore in città arriverà Di Maio per chiudere qualche accordo. “Vogliamo diventare l’ago della bilancia in Europa, dove si decide tutto con maggioranz­e variabili” racconta una fonte.

Attualment­e i Gilet gialli sono tutto e niente, ma noi del Movimento vogliamo vedere se riuscirann­o a diventare qualcosa

MANLIO DI STEFANO La campagna

Anche Paola Taverna nelle piazze per ricucire con la base delusa e rispondere alla Lega

TRADOTTO: sull’ambiente il M5S del futuro potrà votare assieme a Socialisti e sinistre varie, come successo in questa legislatur­a. Mentre sui temi e-

conomici potrebbe fare sponda anche con i sovranisti. L’importante sarà contare: e fermare Salvini. “In Europa vogliono costruirgl­i attorno un cordone sanitario, isolarlo con la Le Pen e l’estrema destra” sibilano dai 5Stelle. E forse il leghista non ha preso bene la mossa di Di Maio, a leggere la nota sui Gilet gialli: “Sostegno ai cittadini perbene che protestano contro un presidente che governa contro il suo popolo, ma totale condan- na di ogni episodio di violenza”. Sillabe che il M5S legge come un lieve distinguo.

E D’ALTRONDE c’è sempre la distanza sui migranti. Con l’europarlam­entare dei 5Stelle Laura Ferrara che dice: “Salvare vite nel Mediterran­eo è un dovere, ma è tempo che nella Ue tutti facciano la loro parte con la ricollocaz­ione dei migranti”. Ed è una linea diversa, ricordano, da quella del muro totale di Salvini. L’avversario.

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Di lotta Alessandro Di Battista e Luigi Di Maio in versione gilet gialli
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LaPresse In primavera Il voto per il rinnovo del Parlamento Ue: la partita delle alleanze è appena iniziata
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