A Napoli il film su Cucchi primo nelle classifiche pirata e non solo
Caro Coen, come si fa a misurare il successo di un’opera d’arte, in questo caso un film, a Napoli? Te lo dico subito. Nelle altre città funziona analizzando il botteghino delle sale, oppure con le recensioni dei critici. Sotto il Vesuvio no, il successo viene deciso dalla bancarella, quella dei film “appezzottati”, vale a dire copiati in modo pirata, riprodotti su dvd e venduti a pochi euro. Un Oscar, praticamente. Il dvd più venduto in questi giorni, secondo una inchiesta fatta per il sito Il24.it da Arnaldo Capezzuto, giornalista, scrittore e blogger de ilfattoquotidiano.it, è senza ombra di dubbio Sulla mia pelle di Alessio Cremonini, con Alessandro Borghi nei panni laceri di Stefano Cucchi. Se acquisti tre dvd, i bancarellari te lo regalano, ci informa Capezzuto, perché “tutti devono sapere”. Napoli è la città della caserma Raniero (un triste preludio della macelleria messicana del G8 di Genova), dove il 17 marzo del 2001 vennero picchiati e umiliati decine di giovani e manifestanti, di Davide Bifulco, il diciassettenne ucciso a Rione Traiano durante un inseguimento dei carabinieri, della “Cella zero” del carcere di Poggioreale, dove, secondo denunce e inchieste, i carcerati venivano picchiati. Insomma, il tema è di quelli sensibili.
ORA, A PARTE le giuste considerazioni sulla pirateria che danneggia la già malmessa industria del cinema, c’è solo da prendere atto del successo del film. Lo stanno proiettando in tutta Italia, da Nord a Sud, e dovunque sale, circoli, piazze sono affollate. Venerdì sera a Roma, alla Sapienza, c’erano più di duemila persone (tantissimi giovani) ad assistere alla proiezione e a commuoversi, interrogarsi, indignarsi, per il supplizio degli ultimi giorni del ragazzo Stefano. Caro Coen, dvd appezzottati a parte, forse c’è un’altra italia che social, tv, giornali e sondaggi non vedono. C’è e noi ci ostiniamo a non capirla.