Pamela, omicidio volontario: indagato un quarto nigeriano
▶UN QUARTO NIGERIANO – interrogato venerdì scorso come persona informata sui fatti – è stato iscritto nel registro degli indagati. L’inchiesta sul caso della morte e sullo smembramento del corpo di Pamela Mastropietro, la ragazza romana fuggita da una comunità di recupero di Corridonia il 28 gennaio scorso, è tutt’altro che chiusa. “Sono certo di poter far uscire il mio assistito da questa inchiesta – racconta il legale del quarto nigeriano indagato, l’avvocato Paolo Cognini –. Prima dovremo passare attraverso una serie di analisi tecniche. Il mio cliente si sottoporrà ad accertamenti palmari per stabilire la sua eventuale presenza in quella casa; la seconda parte dell’indagine su di lui riguarda l’analisi del cellulare per stabilire la eventuale compatibilità della sua presenza in via Spalato. Lui si dichiara estraneo ai fatti”.
È PROBABILE, qualora venga confermato il suo coinvolgimento, che al sospettato numero quattro possano essere contestati gli stessi reati degli altri tre nigeriani, tutti rinchiusi in isolamento nel carcere di Montacuto, ad Ancona: omicidio, vilipendio, soppressione, distruzione e occultamento di cadavere sono i reati contestati a Innocent Oseghale, 29 anni, Desmond Lucky, 22 anni, e Lucky Awelima, 27. Intanto ieri c’è stato un nuovo sopralluogo dei carabinieri del Ris nell’appartamento in via Spalato: sono stati eseguiti prelievi di impronte e tracce biologiche in vari punti dell’abitazione.