Ma mi faccia il piacere
Chiù pilu per tutti. “Se vinco il mio collegio a Potenza, oppure con Liberi e Uguali superiamo il 10%, mi impegno a rasarmi i capelli per formare la L di Liberi e Uguali”(Roberto Speranza, deputato uscente LeU, Un giorno da pecora, Radio1, 30.1). Mi sa che è la volta che diventi capellone.
Concorrenza sleale. “Di Maio ordina ai suoi: sputtanate gli avversari” ( Libero, 3.2). “Ordine di servizio ai militanti: infangate i candidati avversari” ( il Giornale,
3.2). Rubando il mestiere a Libero e al Giornale.
Divisione dei compiti. “Da precario a leader Gentiloni guida 4 liste: Non farò patti con FI”( la Repubblica,
25.1). Quelli li fa Renzi, poi io ridivento premier.
Franza o Spagna. “Giacomo Mancini jr.: ‘Destra o sinistra, sono socialista’. Dai Ds a FI fino al Pd (con paracadute di FdI): Mi alleo con chi rispetta la mia storia” ( La Verità, 30.1). Ché a sputtanarla ci pensi già tu.
Colpa di Virginia. “Un movimento nato per sostituire la democrazia rappresentativa che non sa tenere in vita un albero di Natale” (rag. Claudio Cerasa, direttore
de Il Foglio, 30.1). Per la cronaca: “Spelacchio” era morto già prima di partire per Roma dalla Val di Fiemme, dov’era stato regolarmente segato alle radici. Ma Cerasa ha studiato ragioneria, mica botanica. Buon viaggio. “Se l’Italia non ci segue, Milano dovrà rivolgersi all’Europa”(Giuseppe Sala, sindaco Pd di Milano, Corriere della Sera, 24.1). Ecco, bravo, mandaci una cartolina.
La supercazzola. “L’atomistica liberale mira a dissolvere la famiglia nella pluralità nomade e diasporica degli io irrelati o, in modo convergente, a ridefinirla come mero assemblaggio effimero e a tempo determinato, rispondente in via esclusiva al libero e illimitato desiderio”(Diego Fusaro, filosofo, Twitter, 20.1). Come fosse Antani, con scappellamento a destra.
Il titolo della settimana/1. “Di Maio scivola sugli impresentabili” ( La Stampa, 3.2). B. e Renzi invece ci camminano su in perfetto equilibrio.
Il titolo della settimana/2.“Silvio trova un lavoro ai giovani disoccupati” ( Libero, 3.2). Ma soprattutto alle ragazze.