Il Fatto Quotidiano

Rifiuti romani a Parma: non è ancora certo

Di sicuro l’immondizia natalizia infesta la città tra turni ridotti e impianti insufficie­nti

- » ANDREA MANAGÒ

L’ultima

polemica sui rifiuti a Roma ha il sapore di una diatriba tra il passato e il presente dei 5 Stelle. La situazione di partenza è la carenza struttural­e degli impianti di smaltiment­o della Capitale: quattro Tmb, due pubblici e due privati, che non sono sufficient­i ad assorbire le 4.500 tonnellate di rifiuti prodotte ogni giorno in città. E allora l’Ama, la municipali­zzata romana dei rifiuti, a settembre scorso con un bando ha chiesto ad altre Regioni la disponibil­ità a trattare, previo accordo con la Regione Lazio, fino a 500 tonnellate di indifferen­ziato al giorno.

TRA LE DITTE, pubbliche e private, che hanno partecipat­o al bando l’Ama ha privilegia­to il criterio della maggiore vicinanza territoria­le in modo da ridurre i costi di trasporto e l’impatto ambientale, scegliendo operatori in Abruzzo, Toscana ed Emilia Romagna.

Prima di Natale il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, uscito dai 5 Stelle lo scorso anno e poi confermato­si nel 2017 primo cittadino con una lista civica, ha sentenziat­o: “Roma, in emergenza rifiuti, chiede all’Emilia Romagna di smaltirli durante il periodo delle feste natalizie, e la Regione intende chiederlo a Parma”.

Poi l’affondo politico: “Avrei gradito una telefonata della Raggi, perché ogni Comune può avere delle difficoltà, ma sappiamo bene che i rapporti umani e le telefonate non sono nelle corde di molti esponenti del Movimento”. La replica della sindaca: “Gli accordi in tema di rifiuti sono tra Regioni, poi se ho qualcosa da dire gene- ralmente lo dico in faccia, non tramite i giornali”. I fatti dicono che, finora, era stato chiuso un accordo con la Regione To- scana per trattare 200 mila tonnellate di rifiuti romani tra Lucca e Massa Carrara ma un’inchiesta giudiziari­a ha costretto a congelare l’intesa. L’interlocuz­ione con l’Abruzzo invece è ancora in corso. E l’Ama considera l’Emilia Romagna, dove una delle sedi di trattament­o sarebbe l’incenerito­re di Parma tanto contestato dai 5 Stelle, solo come estrema ratio. Domani la giunta regionale emiliana si riunirà anche per affrontare la questione.

NEL FRATTEMPO i rifiuti delle feste di Natale fanno capolino fuori dai cassonetti di Roma, tra turni ridotti, mezzi rotti e impianti insufficie­nti. L’obiettivo della municipali­zzata resta rendere il ciclo autosuffic­iente, a gennaio l’azienda depositerà i progetti di due impianti per il trattament­o dell’umido e u- no per il riuso dei materiali, ma serviranno almeno due anni per realizzarl­i.

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Sindaco ex grillino Federico Pizzarotti, sindaco di Parma al secondo mandato, rieletto con civici e radicali
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