Buste gialle con esplosivo per i due pm anti-sovversivi
Lo scrupolo di una dipendente e di un carabiniere ieri hanno evitato il peggio. Due lettere con esp losi vo avr ebbero potuto ferire gravemente le segretarie o due sostituti procuratori di Torino impegnati in indagini sulla criminalità organizzata e sull’area anarchica eversiva, Antonio Rinaudo e Roberto Sparagna, da anni sotto scorta. Nella tarda mattinata le buste gialle erano arrivate al sesto piano del palazzo di giustizia, quello con gli uffici della procura, e stavano per essere smistate, ma la donna si è insospettita, ha chiesto aiuto al luogotenente che ha visto i nomi dei destinatari e ha fatto fare un controllo negli scanner all’ingresso. Dagli schermi si vedevano dei cavi e una batteria, elementi sufficienti a confermare i sospetti.
IL PROCURATORE generale Francesco Saluzzo ha quindi fatto isolare l’ingresso e ha fatto intervenire gli artificieri dei carabinieri e i vigili del fuoco. Le lettere sono state aperte in sicurezza e sono stati trovati un innesco a strappo e polvere, quasi certamente pirica. Le lettere potevano esplodere, sostengono i carabinieri, e per questo la Digos di Torino ha avviato un’inchiesta che verrà coordinata dalla procura di Milano, competente per i fatti in cui sono coinvolti le toghe piemontesi. Nessuna pista è esclusa, ma si sospetta soprattutto degli anarchici sia perché i due pm hanno affrontato e stanno affrontando indagini sul tema (lunedì a Torino sono cominciate le udienze del processo Scripta Manent contro sette esponenti della Federazione anarchica informale accusati di aver compiuto diversi attentati dal 2003), sia perché il 30 aprile scorso sul sito Croce nera anarchica era comparso uno scritto in cui si invitava all’“azione diretta mirata contro i responsabili dell’o p p re ssione”. Titolo del documento: “Per un giugno pericoloso”.