Il bianco assoluto!
Come detto, esiste una sola razza che prevede, nel suo standard, che il mantello sia completamente ed esclusivamente bianco, senza nessuna variazione ammessa: il Foreign White.
Questo gatto è conosciuto come “variante bianca” di una razza che, altrimenti, non prevede questo colore: il Siamese.
Il Foreign White si ottiene, quindi, dall’accoppiamento di Siamesi seal point (ossia con il corpo beige e le punte marroni), con British Shorthair bianchi. Per questi motivi non è facile mantenere in purezza la sua selezione, tuttavia, grazie al serio lavoro di qualificati allevatori americani e inglesi, oggi il Foreign White può contare su esemplari sani davvero magnifici.
UN LUNGO LAVORO
La selezione della razza cominciò in Inghilterra negli anni Sessanta del Novecento, quando alcuni allevatori di Siamesi tentarono incroci con altre razze al fine di ottenere esemplari a pelo monocolore e più robusti. I primi Foreign White presentavano, però, un “difetto” poco armonioso, che fu eliminato grazie ad anni di intenso lavoro: gli occhi arancioni, tipici del British. Oggi è previsto dallo standard di razza che debbano avere gli occhi tassativamente blu (anche se alcune associazioni lo accettano anche nella versione con gli occhi impari, ossia uno verde e l’altro blu).
In questo senso il lavoro degli allevatori fu davvero complesso e richiese molto impegno, poiché spesso si ottenevano mantelli con visibili striature più scure oppure esemplari sordi per via del difetto genetico che colpisce i gatti bianchi con gli occhi azzurri: oggi questo difetti, la sordità soprattutto, possono dirsi definitivamente cancellati da tutte le linee di sangue.
Quasi contemporaneamente al bianco vennero selezionate altre varietà, prima fra tutte il lilac, poi, però, si optò per il solo manto candido. Inizialmente fu chiamato “Cinese bianco” e solo dopo, a seguito del primo riconoscimento ufficiale, venne battezzato “Foreign white” (“Foreign” è il termine con cui si indicano in genere i gatti di tipo orientale con il classico corpo allungato).
Oggi questa razza, riconosciuta dalle più importanti associazioni feline, sta riscuotendo sempre maggior successo scrollandosi dal pedigree la sminuente definizione di “Siamese bianco”. Tuttavia, come è capitato anche
per altre razze, non tutte le associazioni feline che lo riconoscono come razza ufficiale sono in accordo sulle sue caratteristiche: per il GCCF, per esempio, il Foreign White non è altro che un Orientale bianco ammesso solo con gli occhi azzurri, anche se ne viene vietato l’accoppiamento con altri Orientali ed è permesso, invece, con i Siamesi e con altri Foreign White. La FIFe (europea) giudica il Foreign White semplicemente un Siamese bianco. Infine, negli Stati Uniti, è considerato un Orientale bianco e viene indifferentemente accoppiato con Siamesi ed Orientali.
AMORE E COCCOLE
In effetti si tratta di un gatto assai originale, che coniuga splendidamente, sia dal punto di vista fisico sia caratteriale, l’eleganza del Siamese, da cui discende, con l’affabilità caratteriale e la morbidezza del pelo dei British, ossia del gatto inglese più comune.
Quindi, a livello caratteriale il Foreign White mantiene i tratti
peculiari del suo antenato Siamese: si affeziona molto ai suoi padroni, ama partecipare attivamente alla vita famigliare, miagola molto e, se abituato, può persino essere portato al guinzaglio, purché siano presenti persone a cui è affezionato. La vita con lui è facile: basta non trascurarlo e spazzolarlo almeno una volta alla settimana facendo attenzione a pulirgli bene gli occhi, soprattutto se affetti da lacrimazione abbondante, perché, a lungo andare, il siero potrebbe irrimediabilmente macchiare di giallo la parte del pelo vicina all’angolo tra occhio e naso. E sarebbe davvero un peccato!