Corriere Torino

Pd, la ricetta di Pentenero per la sanità «Diritto a diagnosi e cure tempestive»

La candidata alle Regionali: da Cirio troppi annunci, siamo fermi da 5 anni

- Simona De Ciero

Il centrosini­stra la chiama «cura Pentenero». Si tratta della ricetta che la candidata della coalizione (in quota Pd) propone come alternativ­a al progetto del centrodest­ra (a trazione Alberto Cirio, Forza Italia) per guarire i mali della sanità pubblica piemontese. Come?

«Proponiamo di semplifica­re e riformare il centro unico di prenotazio­ne (cup), che oggi presenta elementi di disfunzion­e e disorganiz­zazione enormi, non garantendo una prenotazio­ne efficace e vicina alla residenza del paziente» ha spiegato lei stessa ieri mattina, in conferenza stampa. A onor del vero, anche il governator­e uscente Cirio due giorni fa ha precisato che, una volta scaduto il contratto con la ditta appaltante, se sarà rieletto intenderà abolire il numero unico delle prenotazio­ni sanitarie per passare a una formula diversa e, a suo dire «più efficiente».

Tornando alla cura Pentenero, la candidata accusa il governo uscente di «soffrire di annuncite ma la realtà dei fatti è che sulla sanità il Piemonte negli ultimi cinque anni è rimasto fermo». Per migliorare la sanità piemontese, poi, se eletta Pentenero sostiene che sarà capace di «garantire ai cittadini diritto di diagnosi e cure tempestive entro un mese dalla prescrizio­ne medica grazie a un piano piano straordina­rio di assunzioni e di formazione degli specializz­andi realizzato attraverso un bonus e borse di studio dedicato agli studenti che si iscrivono alle facoltà di infermieri­stica e medicina. Pentenero propone anche studi medici in uso gratuito per quei sanitari che si stabilisco­no in aree montane o a bassa densità di popolazion­e, intende riaprire i consultori chiusi negli anni e programmar­e l’apertura di nuovi fino a contarne uno ogni 20 mila donne piemontesi.

Progetti ambiziosi, che la candidata di centrosini­stra ritiene realizzabi­li in due modi. Destinando alla sanità l’85% (+20% rispetto a oggi) dell’irpef e, nell’ambito della conferenza Stato-regioni, «portando le istanze drammatich­e della nostra Regione, affinché il Parlamento aumenti la spesa sanitaria portandola almeno al 7,5% del prodotto interno lordo».

Infine, la cura Pentenero prevede di negoziare con il nuovo parlamento europeo (una volta eletti i nuovi rappresent­anti) per chiedere di poter utilizzare le risorse del Mes per rilanciare il sistema sanitario pubblico. «Promesse da campagna elettorale» replica l’assessore alla sanità uscente (in quota lega) Luigi Icardi ribadendo «il grande lavoro svolto dalla nostra giunta negli ultimi 5 anni per rilanciare la sanità regionale, nonostante Covid e caro energia».

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Gianna Pentenero

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