Pd, la ricetta di Pentenero per la sanità «Diritto a diagnosi e cure tempestive»
La candidata alle Regionali: da Cirio troppi annunci, siamo fermi da 5 anni
Il centrosinistra la chiama «cura Pentenero». Si tratta della ricetta che la candidata della coalizione (in quota Pd) propone come alternativa al progetto del centrodestra (a trazione Alberto Cirio, Forza Italia) per guarire i mali della sanità pubblica piemontese. Come?
«Proponiamo di semplificare e riformare il centro unico di prenotazione (cup), che oggi presenta elementi di disfunzione e disorganizzazione enormi, non garantendo una prenotazione efficace e vicina alla residenza del paziente» ha spiegato lei stessa ieri mattina, in conferenza stampa. A onor del vero, anche il governatore uscente Cirio due giorni fa ha precisato che, una volta scaduto il contratto con la ditta appaltante, se sarà rieletto intenderà abolire il numero unico delle prenotazioni sanitarie per passare a una formula diversa e, a suo dire «più efficiente».
Tornando alla cura Pentenero, la candidata accusa il governo uscente di «soffrire di annuncite ma la realtà dei fatti è che sulla sanità il Piemonte negli ultimi cinque anni è rimasto fermo». Per migliorare la sanità piemontese, poi, se eletta Pentenero sostiene che sarà capace di «garantire ai cittadini diritto di diagnosi e cure tempestive entro un mese dalla prescrizione medica grazie a un piano piano straordinario di assunzioni e di formazione degli specializzandi realizzato attraverso un bonus e borse di studio dedicato agli studenti che si iscrivono alle facoltà di infermieristica e medicina. Pentenero propone anche studi medici in uso gratuito per quei sanitari che si stabiliscono in aree montane o a bassa densità di popolazione, intende riaprire i consultori chiusi negli anni e programmare l’apertura di nuovi fino a contarne uno ogni 20 mila donne piemontesi.
Progetti ambiziosi, che la candidata di centrosinistra ritiene realizzabili in due modi. Destinando alla sanità l’85% (+20% rispetto a oggi) dell’irpef e, nell’ambito della conferenza Stato-regioni, «portando le istanze drammatiche della nostra Regione, affinché il Parlamento aumenti la spesa sanitaria portandola almeno al 7,5% del prodotto interno lordo».
Infine, la cura Pentenero prevede di negoziare con il nuovo parlamento europeo (una volta eletti i nuovi rappresentanti) per chiedere di poter utilizzare le risorse del Mes per rilanciare il sistema sanitario pubblico. «Promesse da campagna elettorale» replica l’assessore alla sanità uscente (in quota lega) Luigi Icardi ribadendo «il grande lavoro svolto dalla nostra giunta negli ultimi 5 anni per rilanciare la sanità regionale, nonostante Covid e caro energia».