Corriere Torino

Rabiot-juve, il mese della verità

Il francese è in scadenza di contratto: scenario tutto da definire

- Filippo Bonsignore

Champions League, Coppa Italia, contratto: tutto in un mese. Maggio sarà decisivo tanto per la Juve quanto per uno dei suoi attori principali, Adrien Rabiot, che dovrà sciogliere le riserve sul suo futuro. Come un anno fa, il francese va in scadenza; come un anno fa le intenzioni del club sono rivolte a un nuovo prolungame­nto ma non è detto che stavolta l’epilogo sia il medesimo, felice, della scorsa estate.

Allora, ci fu l’intervento deciso di Massimilia­no Allegri, intenziona­to a farne uno dei leader della ricostruzi­one nell’annata senza coppe europee. Il pressing risultò fondamenta­le per convincere il centrocamp­ista a legarsi per un’altra stagione ai bianconeri. Rabiot è diventato sempre più centrale nel villaggio juventino ma ora la questione si ripropone. Rinnovo o addio? Fosse per la Continassa, i dubbi sarebbero pari a zero: avanti insieme, con un nuovo accordo almeno biennale così da spalmare su più esercizi l’ingaggio da 7,5 milioni annui. È l’epoca della sostenibil­ità in casa Juve. Serve dunque un sacrificio da parte dei giocatori: accetterà, Rabiot? Adrien non ha ancora deciso, nonostante i contatti tra la società e la mamma-agente Veronique siano costanti. Lo stesso giocatore, però, ha posto una deadline per chiarire lo scenario: sceglierà il proprio futuro prima dell’inizio degli Europei. Dentro o fuori, quindi, in un mese. Rabiot riflette, è consapevol­e dei rumors che lo riguardano e che portano agli interessi (soprattutt­o) di Manchester United e Bayern

Monaco. La Premier è un approdo che ha sempre gradito ma, allo stesso tempo, vuole capire che cosa sarà della panchina della Juve.

È anche questo un fattore che inciderà: con Allegri ancora al timone (scenario molto improbabil­e, in verità) proseguire con la Signora potrebbe essere naturale; se il nuovo tecnico fosse Thiago Motta, come si sussurra da più parti, potrebbero esserci comunque argomenti validi per rimanere. L’attuale allenatore del Bologna, infatti, è stato suo compagno di squadra per 5 anni al Psg. All’orizzonte, nel frattempo, c’è la Roma per certificar­e il ritorno in Champions; il resto della verità arriverà a breve.

Il club ha fretta

I contatti con la mamma-manager sono continui: si decide prima dell’europeo

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Adrien Rabiot è nato a Saint-maurice il 3 aprile 1995

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