Pecco è sereno: «Va bene così»
Martin primo, in forma Mondiale. Bagnaia quarto, giù dal podio, abbacchiato ma non troppo: «Va bene così, ogni punto guadagnato è importante, è solo il primo weekend, attenderei prima di tirare delle conclusioni – dice Pecco –. Il potenziale vero delle moto emerge sempre la domenica». Arrivano conferme, dalla prima sprint race della stagione di Motogp: il più veloce nelle prove brevi era e resta Martin, che ha centrato la pole e la vittoria sul circuito di Lusail, in Qatar. È lui il favorito nel Gp di oggi (ore 18), anche se la prova lunga ha spesso un’altra sceneggiatura.
Martin ha cominciato da dove aveva finito. E Bagnaia? Partito in quinta posizione – complice una sbavatura nel giro più veloce delle qualifiche –, il campione del mondo in carica ha confermato lo scarso feeling con la gara breve chiudendo alle spalle anche di Binder (secondo) e Aleix Espargaro (terzo) e appena davanti a Marc Marquez (quinto), subito a suo agio sulla Ducati Pramac. Dopo una partenza promettente, il centauro di Chivasso è calato negli ultimi giri: «Sensazioni? Rispetto ai test ho faticato un po’ di più – ammette Pecco –. Forse per la condizione della pista, sicuramente per il mio errore in qualifica: partire in prima fila avrebbe cambiato tutto. In ogni caso, considerando anche il chattering, è stata una sprint positiva».
Certo è che la concorrenza non manca al fenomeno della Ducati: «Ho sempre detto che KTM e Aprilia hanno un potenziale identico al nostro. Io, Martin e Binder avevamo lo stesso passo, mentre Aleix nella fase finale andava nettamente più veloce di noi». Pecco, al solito, esterna ottimismo: «Ho dovuto cambiare un po’ lo stile di guida, forse va adattato il setting della moto. Ma ora abbiamo un’idea più chiara della situazione: sappiamo dove lavorare in vista del Gp, faremo uno step in avanti».
Ha avuto ancora più difficoltà Celestino Vietti, che oggi (ore 15) partirà soltanto dalla 16ª casella della Moto2. Oltre al danno, la beffa di vedere in pole position lo spagnolo Aron Canet alla guida proprio di quella Fantic che l’anno scorso era di Celin. Ma siamo alle primissime battute della stagione: il pilota di Coassolo ha il tempo, la moto e il talento per prendere la residenza nella Top 5.