Ilic ci riproverà con l’udinese Esordio per Ivan, un solo passaggio sbagliato ma poco filtro
Ci sono stati battesimi con una nuova maglia migliori di quello che ha vissuto Ivan Ilic, entrato alle 19.25, al 62’ di Fiorentina-torino per Karol Linetty. Pochi minuti dopo, al 65’, è arrivato il vantaggio viola firmato Jovic.
Sono stati ventotto i minuti disputati dal 2001 serbo, tra un’attenuante e l’altra, perché non è facile calarsi nella battaglia a meno di una settimana dall’arrivo in una nuova squadra e in una delle partite più importanti dell’anno. Ivan ha messo comunque a segno 16 passaggi positivi, sbagliandone uno solo. La qualità nei piedi c’è e si vede, mentre si è subito capito che i miglioramenti possono essere nella fase difensiva. Tre duelli ingaggiati, zero vinti, e due dribbling subiti: nessuno tra i granata ha fatto altrettanto, nemmeno chi ha giocato tutta la partita. Ivan può e deve diventare più tosto sul piano dell’interdizione ed è probabilmente a questo che si riferisce Juric quando parla dei margini di miglioramento di Ilic. «Nel tempo, Ivan potrebbe diventare anche più forte di Lukic», ha accennato il tecnico nel post-gara.
Ma, oggi, raccogliere l’eredità di Sasa non è facile. Dal tempo di adattamento e di conoscenza con i compagni di Ivan passeranno buona parte delle prospettive del Torino nella seconda parte del campionato; ad aiutare Ilic c’è il fatto che conosce già i principi di Juric, avendo lavorato con lui per un anno al Verona.
Intanto il giocatore di Nis e il Torino devono digerire questo boccone amaro e voltare pagina. Capitan Rodriguez sintetizza: «È stata una partita difficile con una Fiorentina buona, anche noi abbiamo fatto una buona partita magari meglio il primo tempo che il secondo. Peccato, volevamo andare in semifinale, ora pensiamo al campionato».
Domenica c’è uno scontro diretto con l’udinese che vale il settimo posto, quello che potrebbe portare in Conference League. L’eliminazione di ieri è un brutto colpo, ma dalla capacità di archiviarlo in fretta o meno si misurerà il grado di maturità della squadra. E da questo punto di vista sarà fondamentale il contributo di Ilic: Ivan è chiamato a tirare fuori, in fretta, tutta la sua personalità.
Rodriguez «Volevamo vincere, andare in semifinale Ma ora pensiamo al campionato»