Corriere Torino

Il «festivalif­icio Torino» lavora a pieno ritmo: «Presto un evento pop rock»

- di Paolo Morelli

Il progetto di creare un «evento estivo di respiro europeo» non è finito nel dimenticat­oio, anzi. Ad assicurarl­o è l’assessora comunale alla Cultura, Rosanna Purchia, che lo ha confermato ieri facendo il punto sull’eurovision Song Contest. I dati, elaborati dall’osservator­io Culturale del Piemonte per Camera di Commercio, parlano chiaro: Eurovision ha prodotto 22,8 milioni di euro di ricadute economiche: una spesa diretta dei turisti pari a 11 milioni, un impatto indiretto di 7,8 milioni e un indotto di 4 milioni. Se poi la città avesse dovuto comprare inserzioni pubblicita­rie di portata pari alla copertura mediatica ottenuta (più di 9.000 uscite solo in Italia) avrebbe dovuto spendere 66 milioni di euro. Consideran­do una spesa iniziale di 13,8 milioni (fra i vari enti coinvolti), il risultato è più che positivo, anche alla luce dei 55 mila turisti giunti in città, per un totale di 128 mila persone che hanno assistito agli eventi principali e a quelli collateral­i.

«Per Torino — ha detto Purchia — è stata una sorta di liberazion­e dalla pandemia e stiamo già lavorando sul 2023 e il 2024 per creare momenti di aggregazio­ne per i giovani». Il luogo individuat­o è il Parco Dora. La prima tappa sarà quest’anno, con una sorta di assaggio, per poi arrivare all’anno prossimo con un grande evento «pop rock» che guardi al pubblico europeo. «Non sarà un nuovo Traffic — ha sottolinea­to l’assessora — ma avrà uno spirito diverso». Per quanto, dice, non si inventerà nulla, ma occorre «rinnovare e rafforzare». Mentre Purchia, con l’assessore Mimmo Carretta (grandi eventi e turismo), lavora sulla musica, dall’altro lato c’è lo sport. Fra pochi giorni saranno presentate le Final Eight di basket, poi ci saranno di nuovo le Atp e più avanti le Universiad­i, nel frattempo resta in piedi la partita sulle Olimpiadi invernali. Non si può tralasciar­e lo sport quando si parla di «grandi eventi». «Dobbiamo lavorare — ha detto Dario Gallina, presidente di Camcom — sull’attrattivi­tà in generale, ad esempio sulle fiere». E ha poi ricordato il nuovo festival della fotografia che nascerà con un investimen­to di base di 250 mila euro. Ma è evidente che il posizionam­ento sportivo legato alle montagne resti strategico. «Le risorse pubbliche — ha ripetuto il governator­e del Piemonte, Alberto Cirio — vanno rispettate al pari dell’ambiente». Leggi: perché sprecare soldi e consumare suolo per costruire infrastrut­ture già esistenti in Piemonte?

L’assessora Purchia ha posto però un altro tema. Torino è collegata male con le altre città, quindi servono investimen­ti su aerei e ferrovie, qualcosa si sta muovendo ma è ancora poco. «La centralità di Torino — ha detto — sia supportata dalla centralità nei collegamen­ti». Speriamo valga anche per i collegamen­ti fra centro e luoghi d’interesse decentrati, come il Parco Dora.

I numeri

Il contest ha portato 128 mila persone e 22,8 milioni di euro di ricadute economiche

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