Falsa partenza del numero per le prenotazioni
Cala il tempo di attesa al telefono da 10 a 6 minuti, ma poi è caos per le analisi
Falsa partenza per il centro unico di prenotazioni delle prestazioni sanitarie. Ridotta l’attesa, caos invece sui servizi.
Nel primo giorno dell’avvio del Centro unico di prenotazioni per visite ed esami a Torino non cambia nulla rispetto al passato. «Ancora non sappiamo quali prestazioni sono accessibili attraverso il sistema. Andiamo a tentativi», risponde un’addetta del call center consultando le agende del Mauriziano, il primo ospedale cittadino ad aver aderito, da ieri, al nuovo servizio regionale per le prenotazioni sanitarie. Quindi non resta che rivolgersi ai singoli ospedali o centri accreditati. Tra segreterie che invitano a richiamare più tardi, numeri muti e lunghe attese. Tutto come prima, appunto. Certo, il primo giorno essere troppo severi è vietato, specie quando si parla di un sistema articolato e complesso come quello del Cup. Di più. Chi prova a mettersi in contatto con il centralino ha una bella sorpresa. Sei minuti appena per prendere la linea, rispetto ai dieci annunciati e con 13 telefonate davanti. I problemi arrivano dopo. La prova è effettuata su una impegnativa del medico di famiglia — necessaria per accedere al servizio — di una ecografia mammaria non urgente. Una prestazione di radiologia, insomma. «Ma la radiologia non si può prenotare attraverso il Cup unico — dice subito l’addetta — nemmeno noi sappiamo bene cosa si può prenotare al mauriziano. Per ora alcune prestazioni, ma non le radiografie e le visite a pagamento». Altre opzioni su Torino non ce ne sono. Le agende della Asl saranno rese disponibili dal 27 gennaio, quelle della Città della Salute a seguire: solo a fine aprile il passaggio al Cup unico regionale potrà dirsi completato. Almeno per quanto riguarda le strutture pubbliche.
Le agende dei centri privati accreditati verranno caricate sul sistema ancora dopo e solamente allora la rivoluzione nel sistema di prenotazione esami sarà completa. L’idea: riuscire ad avere un quadro completo di quanto dover aspettare e dove rivolgersi con un’unica — e si spera, rapida — telefonata. Un miraggio. Intanto, al centralino della Città della Salute non si riesce nemmeno a prendere la linea, lo stesso vale per il vecchio call center del Mauriziano, solo la Asl risponde. «In ospedale a Torino il primo posto per un’ecografia mammaria è a maggio, se no il 23 dicembre a Strambino, se lei sa dov’è». Per restare in città non resta che il privato accreditato: il 27 febbraio.