Gli artisti di oggi alla prova della ceramica
Brocche decorate con foto e gli omaggi all’ex manicomio. In mostra dal 18 maggio
La formula è sempre la stessa. Coinvolgere artisti del contemporaneo e metterli a confronto con l’arte della ceramica. Succede a Montelupo Fiorentino dove per la terza stagione dal 18 maggio al 23 giugno prende vita la mostra Cantieri Montelupo.
Organizzata e sostenuta dalla Fondazione Museo Montelupo e dal Comune di Montelupo Fiorentino grazie anche al bando regionale toscanaincontemporanea202 3, la mostra è il momento conclusivo di un percorso di residenze d’artista che ha portato Anna Capolupo, Maria
Palmieri, Roxy in the Box, Alessandro Scarabello, a realizzare delle opere attraverso il coinvolgimento di Ceramiche d’Arte Ammannati, Patrizio Bartoloni, Ivana Antonini (con la collaborazione di Marco Ulivieri) e Stefano Bartoloni. «Cantieri Montelupo — ha detto il curatore Christian Caliandro — favorisce la nascita dell’imprevisto e stimola la sperimentazione». La mostra che inaugura in concomitanza con Buongiorno Ceramica, festival delle città della ceramica italiane, vede così il dialogo tra la fotografa Maria Palmieri e il ceramista Patrizio Bartoloni. «I due hanno dato vita a un’innovazione sorprendente della fotoceramica, legata tradizionalmente a un linguaggio rigido e a tratti funereo». Gli scatti di Palmieri realizzati nel contesto del torrente della Pesa sono diventati decorazioni per scodelle, brocche e lastre». Ancora la pittrice Anna Capolupo con Ceramiche d’Arte Ammannati ha creato oggetti ispirati alle tradizioni ancestrali della Calabria, un collegamento importante con le sue radici. L’artista visiva Roxy in the Box ha esplorato il legame tra Montelupo Fiorentino e la villa medicea dell’Ambrogiana, utilizzata come manicomio criminale durante l’epoca lorenese e poi fino al 2017 come Ospedale Psichiatrico Giudiziario. Il pittore Alessandro Scarabello, con l’aiuto di Stefano Bartoloni, ha sperimentato il suo stile su mattonelle e pezzi di ceramica. A coniugare l’arte con il territorio anche due grandi opere permanenti Rapacissime e il trittico Opera nigra rispettivamente di Anna Capolupo e Alessandro Scarabello installate sul muro di argine del fiume Pesa. «Questo progetto — ha concluso Sergio Risaliti direttore Museo Novecento che ha ospitato la conferenza stampa della rassegna — va nella direzione di produrre arte contemporanea sul territorio a cui diamo seguito sollecitando collaborazioni con i comuni della città metropolitana».