Corriere Fiorentino

L’eredità Acton è della NYU: il verdetto del tribunale dopo 30 anni

- Valentina Marotta

Villa La Pietra e una straordina­ria collezione d’arte di oltre 6 mila opere, tra cui spicca la Sacra famiglia di Giorgio Vasari. È solo una parte dell’immenso patrimonio lasciato da Sir Harold Acton, alla sua morte, avvenuta nel 1994, alla New York University. E ora, dopo un processo di primo grado andato avanti per quasi trenta anni, il tribunale di Firenze ha confermato che l’unica proprietar­ia di quella fortuna è l’università statuniten­se. Non è escluso che i discendent­i di Liana Beacci, riconosciu­ta nel 2019 figlia di sir Arthur Acton e sorellastr­a di sir Harold, ma scomparsa nel 2002, impugnino la sentenza. Era stata proprio lei a rivendicar­e i diritti ereditari su Villa La Pietra, attuale sede del campus della NYU, su altre quattro altre ville, circondate da 37 acri di giardini, terreni e la collezione d’arte. Ma per i giudici, Liana Beacci prima, e i suoi parenti poi, non possono vantare alcun diritto sul patrimonio Acton, perché va applicata la legge inglese. «Il tribunale ha accolto le nostre argomentaz­ioni» hanno detto l’avvocato Francesca Rolla e il collega Alessandro Borrello che assistono la NYU. Per gli avvocati Carlo Poli e Francesca Cappellini, legali di alcuni eredi Beacci, «la sentenza contraddic­e tutti i precedenti provvedime­nti. Il tribunale di Firenze ha impiegato 24 anni per riconoscer­e la paternità di Arthur Acton nei confronti della figlia Diana, sono stati necessari altri 5 anni di causa e due costose stime per giungere a una sentenza che nega ogni diritto successori­o».

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