Corriere Fiorentino

Politici in prima fila, ma giù dal palco E Galli consiglia: «Stia tra la gente»

In platea i sindaci Tomasi e Pardini, Cellai padre e figlio, Donzelli

- Giorgio Bernardini

I politici stanno giù dal palco. «Ma è giusto così, non abbiamo bisogno di apparire, oggi è il giorno in cui Eike si presenta ai fiorentini con le sue idee», dice Giovanni Donzelli, responsabi­le nazionale dell’organizzaz­ione di FdI e grande sponsor dell’ex direttore degli Uffizi. Lui è in prima fila, come la classe dirigente del centrodest­ra toscano. Con loro c’è il capolista della lista civica di Schmidt, l’ex Pd Paolo Bambagioni, e la sorridente e molto corteggiat­a notaia Alessia Galdo, candidata con FdI che il ministro Sangiulian­o già dà come vicesindac­a.

A change is gonna come (il cambiament­o sta arrivando) di Sam Cooke suona in apertura. Agli spettatori vengono date bandierine gigliate, ma la sventolano in pochi, non siamo in Usa e l’approvazio­ne da queste parti si dimostra con gli applausi. «Sono un elettore di centro — dice Paolo, 26 anni — ma sono molto interessat­o a capire la proposta del direttore». Lo chiamano così quasi tutti. «Lui è molto più dentro la politica di me — dice Giovanni Galli (Lega), che fu candidato sindaco del centrodest­ra contro Matteo Renzi — perché è un civico che si è mosso dentro una delle più grandi istituzion­i italiane, quindi sa come si deve fare in certi ambienti, io ero molto più a secco. Se dovessi dargli un consiglio sarebbe quello di stare il più possibile fra la gente». E almeno quella, ieri sera, non mancava. Pronta a incoraggia­re il candidato. «Il suo discorso programmat­ico è stato appassiona­to e convincent­e. Se qualcuno avesse avuto dei dubbi — dice Marco Stella, coordinato­re regionale di Forza Italia — non può più averne, è evidente che Schmidt è la persona giusta per Firenze». Nelle prime file il presidente associazio­ne delle vittime del Forteto, Sergio Pietracito. Il segretario cittadino di FdI Jacopo Cellai col padre

Marco, storico dirigente dal Msi in poi, e quelli di Lega e Fi Federico Bussolin e Mariagrazi­a Internò. Ci sono i sindaci vincenti del centrodest­ra, due su tutti: Alessandro Tomasi (FdI) di Pistoia e Mario Pardini (civico) di Lucca. Guardano con interesse «l’amico diventato candidato», entrambi l’hanno conosciuto prima e in altre vesti, entrambi «non l’avrebbero mai detto».

Schmidt è un oratore con pause lunghe, una signora lo incita urlando mentre c’è silenzio, lui non capisce ma sorride, fa una battuta. La temperatur­a sale quando si parla di sicurezza e decoro, il pubblico si accende sulla «buona gestione della cosa pubblica» e «i nostri palazzi storici svenduti», sul «Maggio voragine mangia soldi» e lo «stop al taglio degli alberi per fare spazio a foreste di pali». Si parla di stadio e in platea c’è anche Daniele Amerini, ex Fiorentina. L’applauso più lungo arriva in chiusura: «Basta con speculator­i, avanti gli investitor­i».

Nuovi consensi Paolo, 26 anni: «Io sono un elettore di centro ma molto interessat­o a capire la proposta del direttore» Tra il pubblico l’ex viola Amerini

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(Cambi/Sestini) Sponsor Donzelli (FdI) fotografa la platea

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