Politici in prima fila, ma giù dal palco E Galli consiglia: «Stia tra la gente»
In platea i sindaci Tomasi e Pardini, Cellai padre e figlio, Donzelli
I politici stanno giù dal palco. «Ma è giusto così, non abbiamo bisogno di apparire, oggi è il giorno in cui Eike si presenta ai fiorentini con le sue idee», dice Giovanni Donzelli, responsabile nazionale dell’organizzazione di FdI e grande sponsor dell’ex direttore degli Uffizi. Lui è in prima fila, come la classe dirigente del centrodestra toscano. Con loro c’è il capolista della lista civica di Schmidt, l’ex Pd Paolo Bambagioni, e la sorridente e molto corteggiata notaia Alessia Galdo, candidata con FdI che il ministro Sangiuliano già dà come vicesindaca.
A change is gonna come (il cambiamento sta arrivando) di Sam Cooke suona in apertura. Agli spettatori vengono date bandierine gigliate, ma la sventolano in pochi, non siamo in Usa e l’approvazione da queste parti si dimostra con gli applausi. «Sono un elettore di centro — dice Paolo, 26 anni — ma sono molto interessato a capire la proposta del direttore». Lo chiamano così quasi tutti. «Lui è molto più dentro la politica di me — dice Giovanni Galli (Lega), che fu candidato sindaco del centrodestra contro Matteo Renzi — perché è un civico che si è mosso dentro una delle più grandi istituzioni italiane, quindi sa come si deve fare in certi ambienti, io ero molto più a secco. Se dovessi dargli un consiglio sarebbe quello di stare il più possibile fra la gente». E almeno quella, ieri sera, non mancava. Pronta a incoraggiare il candidato. «Il suo discorso programmatico è stato appassionato e convincente. Se qualcuno avesse avuto dei dubbi — dice Marco Stella, coordinatore regionale di Forza Italia — non può più averne, è evidente che Schmidt è la persona giusta per Firenze». Nelle prime file il presidente associazione delle vittime del Forteto, Sergio Pietracito. Il segretario cittadino di FdI Jacopo Cellai col padre
Marco, storico dirigente dal Msi in poi, e quelli di Lega e Fi Federico Bussolin e Mariagrazia Internò. Ci sono i sindaci vincenti del centrodestra, due su tutti: Alessandro Tomasi (FdI) di Pistoia e Mario Pardini (civico) di Lucca. Guardano con interesse «l’amico diventato candidato», entrambi l’hanno conosciuto prima e in altre vesti, entrambi «non l’avrebbero mai detto».
Schmidt è un oratore con pause lunghe, una signora lo incita urlando mentre c’è silenzio, lui non capisce ma sorride, fa una battuta. La temperatura sale quando si parla di sicurezza e decoro, il pubblico si accende sulla «buona gestione della cosa pubblica» e «i nostri palazzi storici svenduti», sul «Maggio voragine mangia soldi» e lo «stop al taglio degli alberi per fare spazio a foreste di pali». Si parla di stadio e in platea c’è anche Daniele Amerini, ex Fiorentina. L’applauso più lungo arriva in chiusura: «Basta con speculatori, avanti gli investitori».
Nuovi consensi Paolo, 26 anni: «Io sono un elettore di centro ma molto interessato a capire la proposta del direttore» Tra il pubblico l’ex viola Amerini