4 parcheggi interrati nel piano comunale per il Recovery fund
Quattro parcheggi interrati per «la ripopolazione e la ripresa del centro» (Porta Romana, Cestello, lungarno Vespucci e via dei Renai). Fondi per far partire il sistema di prenotazioni via cellulare dei parcheggi sulle strade, per lo «Scudo verde», per mezzi merci elettrici o a basso impatto ambientale. E diverse piscine «scopribili in estate» (comprese Paganelli e Costoli). C’è veramente tanto nei documenti che il Comune di Firenze ha mandato all’Anci per iniziare a chiedere investimenti dal Recovery Fund. Anche se, col cambio di governo, il rischio (quasi la certezza) è che molti di queste schede dovranno essere scritte ex novo: il premier Mario Draghi vuole cambiare le «linee guida» per l’accesso ai fondi del Next Generation Eu. In attesa di capire come finirà (e se ci saranno anche le richieste per le Gualchiere, il Forte Belvedere, le nuove fognature e l’housing sociale), l’opposizione di sinistra attacca la giunta Nardella. «I bandi per i parcheggi interrati vanno a vuoto? Ecco che allora proviamo a farceli pagare con il cosiddetto Recovery Fund: 250 posti in piazza del Cestello, 120 in via dei Renai e altrettanti a Porta Romana e su Lungarno Vespucci» commenta il consigliere di Sinistra progetto Comune Dmitrji Palagi. I 4 parcheggi, infatti, erano nel bando per quelli «pertinenziali», cioè da vendere in gran parte a residenti, andato deserto. Palazzo Vecchio ora pare vorrebbe fare da solo, anche sul Cestello, progetto sul quale Palagi è sempre stato contrario. Tra i progetti su cui Palazzo Vecchio puntava, si sono anche le tramvie e molti progetti per abbattere la produzione della CO2, con ampie forestazioni anche urbane oppure interventi per la messa in sicurezza idrogeologica del territorio. «Molti sono progetti noti che dovrebbero andare avanti comunque — commenta Palagi — Ma 14 giorni fa tutti i nostri emendamenti sul Recovery Plan hanno ricevuto parere tecnico negativo perché mancavano le linee guida del Parlamento. Quando usciranno renderanno del tutto superato il lavoro fatto dal Comune fino a oggi?».