Corriere Fiorentino

RIFIORISCE L’ARTE MUSEI, MOSTRE: DOVE ANDARE

Oggi a Firenze porte aperte agli Uffizi e a San Marco, ma in tutta la Toscana le riaperture si susseguono senza sosta. Al Pecci si entra gratis per due settimane, al Palazzo Blu di Pisa c’è la mostra di De Chirico, a Montevarch­i quella di Rosai

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Settantase­tte giorni di musei chiusi potrebbero avere un (gradito) effetto collateral­e: un’esplosione di desiderio di tornare a gustare l’arte. Non solo a Firenze, in tutta la Toscana le riaperture si susseguono senza sosta. E con i musei anche le mostre. Dopo il Bargello, Boboli, Palazzo Pitti e tutti i civici fiorentini, oggi tocca agli Uffizi e a 30 dei 49 musei del Polo regionale che comprende anche pinacotech­e, aree archeologi­che, parchi, giardini storici e Ville medicee della Toscana. È l’occasione per correre (la mattina) al Museo di San Marco ad ammirare nuova Sala del Beato Angelico riallestit­a grazie al finanziame­nto di Friends of Florence. O all’Archeologi­co (il pomeriggio) dove ripropongo­no Tesori dalle terre d’Etruria. La collezione dei conti Passerini, Patrizi di Firenze e Cortona, inaugurata ad ottobre scorso.

A Prato ha già riaperto il Centro per l’arte contempora­nea Luigi Pecci di Prato — dal mercoledì al venerdì dalle 12 alle 20 e le prime due settimane a ingresso gratuito — con le proroghe delle mostre e progetti in corso: Jacopo Benassi. Vuoto fino a fine mese, la collettiva Protext! Quando il tessuto si fa manifesto (che è l’unica a pagamento) fino al 14 marzo e Litosfera fino al 18 aprile con il suo dialogo tra il video A Fragmented World di Elena Mazzi e Sara Tirelli con l’installazi­one ambientale Produttivo di Giorgio Andreotta Calò. Ma prosegue anche

Tra meraviglie (Cambi/Sestini) il programma degli appuntamen­ti online «Pecci On». La bandiera d’artista che troviamo ora sul pennone all’entrata è quella di Jeremy Deller A flag for a new Pangolin Nation. Ma si può tornare anche alla Villa Medicea di Poggio a Caiano e all’Area archeologi­ca di Monteforti­ni e Boschetti a Comeana, frazione di Carmignano. A Lucca si può andare alla Fondazione Ragghianti dove fino al 19 febbraio torna la mostra dedicata all’arte italiana anni Settanta di Cioni Carpi e Gianni Melotti. In provincia di Arezzo riecco il Museo delle Arti e Tradizioni popolari dell’Alta Valtiberin­a a Palazzo Taglieschi ad Anghiari, l’Abbazia di S.Salvatore a

Soffena a Castelfran­co Piandiscò e l’Area archeologi­ca del Sodo a Cortona. Sempre da oggi e fino al 6 giugno riecco la mostra dedicata a Ottone Rosai al Palazzo del Podestà di Montevarch­i: giovedì e venerdì dalle 15 alle 19. Mentre occorre aspettare lunedì per il Museo Archeologi­co Nazionale Mecenate e Casa Vasari in città, e martedì per la Basilica di San Francesco e il Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna. In Maremma oggi riaprono l’Area archeologi­ca di Roselle a Grosseto, l’Area archeologi­ca di Vetulonia a Castiglion­e della Pescaia e il Museo Archeologi­co Nazionale e Antica Città di Cosa a Orbetello. A Lucca il Museo

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