Corriere Fiorentino

Le imprese nella giungla fiscale «In un giorno 192 scadenze»

L’allarme di Cna: troppe uscite tutte insieme. Confartigi­anato: proroghe? Una beffa

- Silvia Ognibene

Settembre è arrivato. E con esso un ingorgo fiscale di proporzion­i mai viste che sta mettendo in crisi commercial­isti e imprese. Alle normali scadenze si sommano tutti i pagamenti rinviati causa Covid con i decreti governativ­i dei mesi scorsi. In totale nelle ultime due settimane di settembre gli appuntamen­ti con il fisco sono 270. E ieri, mercoledì 16 settembre, è stata la giornata più pesante, con ben 192 scadenze da rispettare.

«Una vera e propria giungla fiscale che non lascerà scampo alle imprese — commenta Giacomo Cioni, presidente di Cna Firenze Metropolit­ana — E per le aziende si tratta di tanti soldi da sborsare tutti insieme». Oltre al danno, c’è la beffa: «Il credito d’imposta per la sanificazi­one era stato promesso fino ad un massina mo del 60% delle spese sostenute ed è stato invece concesso, per mancanza di fondi, per un misero 15%. E il codice da indicare per la compensazi­one è stato comunicato solo il 14 settembre rendendo impossibil­e l’aggiorname­nto dei programmi: così il credito, già misero, non potrà essere utilizzato in moltissimi casi per le scadenze di oggi». Un brutto segnale, secondo Ance Sieche teme un destino simile per il Superbonus al 110% per le ristruttur­azioni: «Come si può essere fiduciosi ed ottimisti per le misure sull’edilizia data anche la complessit­à delle procedure per l’attivazion­e di tali benefici?», si chiede il presidente Andrea Tanzini.

A proposito di comunicazi­oni tardive, il segretario generale di Confartigi­anato Imprese

Firenze Jacopo Ferretti parla di un atteggiame­nto «offensivo verso l’intelligen­za dei contribuen­ti: oltre ai ritardi clamorosi, ci ritroviamo con scadenze fiscali la cui proroga sembra una beffa. L’avviso della possibilit­à di rinviare la scadenza arriva infatti la sera prima. La proroga di fatto arriva, ma non hai la possibilit­à di beneficiar­ne». «Solo in questi giorni è arrivato il comunicato del ministero, a scadenza ampiamente superata, in cui si legge che le imprese che hanno subito un calo del fatturato superiore al 33% possono rinviare i pagamenti a fine ottobre senza sanzioni — dice il direttore di Confeserce­nti Firenze Alberto Marini — E le istruzioni per i pagamenti Inps e Inail sono state fornite solo a ridosso della scadenza determinan­do solo ulteriori complicazi­oni».

Lapidaria la conclusion­e di Giovan Battista Donati, presidente di Confartigi­anato Imprese Toscana: «La tenuta del mondo delle micro e piccole imprese è fortemente compromess­a e il Covid ha già fatto tantissime vittime. Il saldo fra imprese nate e cessate segna meno 50% rispetto allo stesso periodo del 2019. Non trovare soluzioni che rendano possibile per gli imprendito­ri sostenere le scadenze che si sono accumulate, sia in termini di importi che di tempistica dei pagamenti, vuol dire solo spingere tante imprese nel baratro».

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Al lavoro Un falegname fiorentino al lavoro nella sua bottega: Cna si è lamentata della giungla fiscale che non lascia scampo alle imprese

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