FIABA DI NATALE IN VIAGGIO CON ALICE
Lunedì al TuscanyHall lo spettacolo che l’Università e la Fondazione Meyer regalano alla città. Scritto dal rettore Luigi Dei (anche in scena) e ispirato a Lewis Carroll unisce teatro, immagini, musica. Gaia Nanni è la protagonista
Un po’ Alice e anche un po’ Pinocchio. È la favola di Natale che l’Università di Firenze e la Fondazione Meyer regalano alla città per le feste natalizie. Il 23 dicembre (alle ore 20.30) al Tuscany Hall andrà in scena Alice nel Paese delle Meraviglie Artistiche, fiaba musicale multimediale, ispirata all’opera di Lewis Carroll, che unisce teatro, fotografia, cinema, immagini, poesia, prosa, e musica. Il testo è scritto dal rettore dell’Ateneo fiorentino Luigi Dei che indosserà anche i panni del narratore sul palco e seguirà Alice, interpretata dall’attrice Gaia Nanni, durante la sua fantastica esplorazione, un viaggio alla scoperta della conoscenza attraverso le diverse forme espressive dell’arte. La recitazione sarà accompagnata da una presentazione multimediale a cura del Dida Communication Lab e del Laboratorio Multimediale dell’Università.
«È una fiaba doppia, un mescolio tra Pinocchio e Alice nel Paese delle Meraviglie» racconta Dei. Protagonista è una bambina, Alice. Mentre ascolta la storia del burattino-bambino, raccontata dalla voce narrante, “si accorge che si tratta di un Pinocchio un po’ strano, perché il pezzo di legno in realtà è un mucchietto di carbone e rimane frastornata. Alice si addormenta e il narratore, che è un chimico, gli spiega che il carbone è formato da atomi messi in fila per tre». Da questo numero prendono via valzer, tango e altre musiche, immagini e si incontrano strani personaggi come il bruco, il ghiro, il cappellaio matto e persino un gattopardo, in un dialogo scanzonato. «La bambina è curiosa e vuol far vedere al narratore quello che sa: così recita qualche poesia di Gianni Rodari per far capire che sa le tabelline e i numeri. Quando si sveglia vede il carbone che è solo carbone ammucchiato in un angolo. Come il pezzo di legno di Pinocchio si è trasformato in un bambino, il carbone si è trasformato in meraviglie artistiche». Il finale riserva una sorpresa.«Le fiabe servono sempre a stimolare la nostra creatività» commenta Luigi Dei. È
il secondo anno che l’Ateneo propone un evento natalizio in collaborazione con la Fondazione Meyer: quest’anno lo spettacolo sarà a ingresso libero fino a esaurimento posti, durante la serata saranno raccolti fondi per la Fondazione Meyer.
«Lo facciamo come riconoscimento a Firenze e ai fiorentini per quello che fanno per noi» spiega il segretario generale della Fondazione Meyer Alessandro Benedetti. «Questo evento rispecchia il nostro concetto di cura: che non è solo dare terapie ai bambini ricoverati, ma anche prendersi cura di loro in senso globale» conclude il presidente della Fondazione Gianpaolo Donzelli.