Corriere Fiorentino

«Tramvia, basta con il fare e il rifare Serve una pausa»

- Pierpaolo Dettori Presidente Cittadinan­za attiva Spazio Piazza Madonna degli Aldobrandi­ni

Gentile direttore, leggo con soddisfazi­one che anche il Corriere Fiorentino ha ritenuto opportuno denunciare alcune assurde scelte fatte dal Comune di Firenze in tema di tramvia.

1) La foresta di pali che ha deturpato piazza della stazione e che ora candidamen­te il sindaco si dichiara disponibil­e ad eliminare perché Hitachi avrebbe messo a punto delle batterie che consentono ai tram di percorrere oltre un chilometro senza alimentazi­one elettrica diretta. Al riguardo sarebbe opportuno sapere quanto è costata ai contribuen­ti (sicurament­e qualche decina di milioni di euro) la messa a dimora di tutti quegli orribili pali e quanto costerà il loro eventuale smantellam­ento. Infatti non è più possibile accettare il vecchio detto «fare e rifare è tutto un lavorare», perché sarebbe stato molto più opportuno (per esempio) spendere tutti quei milioni per rifare chilometri di strade piene di buche, che ormai fanno concorrenz­a a Roma. E non ci venga a raccontare il sindaco che purtroppo la tecnologia delle batterie è soltanto una recentissi­ma invenzione. Infatti è da decenni che è stata adottata da amministra­zioni comunali europee più accorte della nostra. Per cui oltre alla fretta dovuta alle elezioni, alla base c’è anche una buona dose di strafotten­za: «tanto paga pantalone».

2) L’assolutame­nte inutile bretella tramviaria Libertà-San Marco («infelice surroga del passaggio dei convogli dal Duomo») costerà ai cittadini 50 milioni di euro, come lo stesso assessore Giorgetti ha detto, tra le ire di Italia Nostra, nel corso di un piccolo convegno di presentazi­one, aggiungend­o anche che i relativi lavori erano già stati appaltati. Anche in questo caso sarebbe opportuno muoversi nei confronti della Unione Europea proponendo di spendere i suoi stanziamen­ti per altri interventi in grado di rendere più presentabi­le il nostro Patrimonio dell’Umanità a cominciare dalle strade.

Spero vivamente che si riesca davvero a indurre il Comune a un corretto ripensamen­to esteso anche della tramvia per Bagno a Ripoli e ai traumi estetici ed urbanistic­i che anch’essa sicurament­e causerà.

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