Corriere Fiorentino

Giù le tasse, ma solo alle vere edicole

Taglio della Cosap al 70% per chi venderà soprattutt­o giornali e riviste

- Ivana Zuliani

Meno tasse per le edicole. Ma solo quelle «vere». Palazzo Vecchio, per favorire la ripresa della vendita di giornali, conferma anche per i prossimi tre anni gli sgravi fiscali Cosap al 70 per cento per i chioschi-edicole fiorentine, ma l’applicazio­ne è stata vincolata al fatto che la superficie espositiva di vendita di prodotti dell’editoria (riviste, quotidiani e periodici) risulti prevalente rispetto ad altri prodotti e che il contribuen­te sia in regola con i pagamenti pregressi del canone.

«Abbiamo deciso di confermare, visto il perdurare dello stato di crisi del settore

— ha detto l’assessore al commercio e al bilancio Federico Gianassi — gli sgravi Cosap anche per le annualità dal 2020 al 2022. Uno sforzo economico che come Comune continuiam­o a fare per sostenere le edicole in un momento di crisi a livello nazionale, abbattendo i costi fissi a carico degli edicolanti».

Gianassi spiega inoltre che «Palazzo Vecchio è vicino alle edicole già dal 2017, con un pacchetto di aiuti che è andato ogni anno aumentando, fino ad arrivare nel 2019 alla riduzione del canone di suolo pubblico del 70 per cento. Adesso confermiam­o questa importante misura anche per i prossimi tre anni».

Il gettito Cosap complessiv­o dei chioschi-edicola fiorentini nel 2017 è stato di 384.488 mila euro, 269mila euro nel 2018, 115.346 euro nel 2019. «La riduzione delle tasse alle edicole, che sono i primi luoghi dove i cittadini possono comprare quotidiani e riviste, e quindi informarsi, è importante, come importante è la possibilit­à che hanno le edicole di Firenze di svolgere la funzione di servizi anagrafici decentrati per il rilascio di certificat­i e la possibilit­à di vendere alcune tipologie di biglietti».

Niente Cosap invece nel 2020 per l’occupazion­e del suolo pubblico delle civette davanti alle edicole: lo sconto è scattato nel 2018 (30 per cento rispetto al 2017), è stato del 70 per cento nel 2019 ed arriva all’esenzione nel 2020.

L’assessore Gianassi «Per aiutare il settore confermiam­o queste agevolazio­ni fino al 2022»

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