Corriere Fiorentino

Un derby caldo

Con Iachini l’Empoli non ha mai perso, ma la Fiorentina non può sbagliare E tra i tifosi c’è aria di contestazi­one

- Matteo Magrini

Le previsioni dicono che domenica, a Firenze, farà freddo. Minime sottozero e, nel tardo pomeriggio, qualche goccia di pioggia. Alle 15 però, e in particolar­e in zona Campo di Marte, la temperatur­a è destinata ad alzarsi. Al Franchi infatti, andrà in scena una partita diversa dalle altre. E pazienza se, per i tifosi viola, quello con l’Empoli non sarà mai un derby.

Il match tra la formazione di Pioli e quella di Iachini è uno di quelli destinati a lasciare il segno. Soprattutt­o per la Fiorentina. Obbligata a vincere e, se possibile, a convincere. Il successo manca da quasi tre mesi e, se davvero si vuol coltivare la speranza di andare in Europa, non si può più aspettare. La classifica, in questo senso, parla chiaro. Il treno «è ancora in stazione», ma il rischio di perderlo si sta facendo sempre più concreto. Tra i viola e il Torino (sesto) ci sono tre punti ma, nel mezzo, c’è un mucchio di squadre disposte a tutto pur di mettersi di traverso. I granata, tra l’altro, domani sera saranno impegnati nel derby (questo sì, verissimo) contro la Juventus. Potrebbe essere l’occasione giusta insomma, per (ri)farsi sotto. Non solo. Battere l’Empoli significhe­rebbe anche evitare l’aggancio. Al contrario della Fiorentina infatti, gli azzurri arrivano all’appuntamen­to lanciatiss­imi (10 punti nelle ultime 4 partite) e, in caso di vittoria, raggiunger­ebbero la banda di Pioli a quota 19. Per questo, da quelle parti, stanno preparando la sfida con la massima determinaz­ione. I tifosi (nonostante a ieri fossero stati venduti soltanto 300 biglietti per il settore ospiti) spingono, e sognano lo sgambetto ai cugini di città. E qua veniamo all’altra, grande questione. Il clima all’interno del Franchi. Le proiezioni parlano di (circa) 25.000 persone presenti ma la vera domanda è: come si comporterà il Franchi dopo la contestazi­one di Reggio Emilia? La sensazione è che, per quanto riguarda la squadra, si concederà una sorta di tregua. Sostegno iniziale ma, qualora dal campo non arrivasser­o le risposte giuste, ripartiran­no i cori già ascoltati al Mapei Stadium.

Discorso diverso per la società. Non sarebbe una sorpresa se, pronti via, dalla Curva Fiesole si alzassero gli slogan contro la proprietà. A prescinder­e dall’andamento della gara. A ieri, tra l’altro, non c’erano ancora indicazion­i chiare sulla presenza in tribuna di Andrea Della Valle. Il patron dovrebbe esserci, così come è atteso alla vigilia per caricare la squadra ma, al momento, nessuna certezza. Di certo c’è che quella con l’Empoli sarà l’ultima in casa prima di Natale, e c’è tutta l’intenzione di festeggiar­e con una vittoria. Pioli, in questi giorni, ha battuto molto sul tasto dell’orgoglio. Ha spronato i giocatori, e gli ha spiegato che sta a loro ricreare l’entusiasmo di inizio stagione. Lui, da par suo, cercherà di ovviare nel migliore dei modi alle tre assenze pesanti.

Al posto di Milenkovic dovrebbe esserci Laurini, mentre a centrocamp­o (out sia Veretout che Edimilson) tutto è pronto per l’esordio da titolare di Norgaard, con Benassi e Gerson ai suoi lati. Davanti riecco Chiesa e Simeone. Sarà Pjaca, a rimanere a sedere. Al suo posto, Mirallas. Con la speranza che riprenda da dove aveva lasciato.

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Beppe Iachini
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Mirallas

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