Tante imprese Ma inchiodata a fondo classifica
Non è andata bene Prato nella classifica di Italia Oggi, né in Toscana, dove fa meglio solo di Massa-Carrara e Lucca, né in quella nazionale, dove è nella seconda metà della graduatoria, al posto 59, dieci meno di dodici mesi fa. Va male nel tempo libero e soprattutto nei servizi finanziari, dove però si contano solo gli sportelli bancari e bancomat ed i clienti on line delle banche, non i contanti che girano. Anche per tenore di vita la provincia non va benissimo, anche se recupera rispetto ad altre province e nelle statistiche sula criminalità è novantaseiesima (peggio fanno solo Firenze e Pisa). Il sindaco Prato Matteo Biffoni (Pd) dice che «l’amministrazione comunale deve lavorare senza fasciarsi la testa dalle classifiche, che vedono la città una volta salire e l’altra scendere, a seconda degli indicatori scelti da chi redige i report e sceglie i parametri. Continuiamo a stare attenti al tema del lavoro, quello che cambia la vita delle persone, per il resto possiamo notare che Prato rimane nella graduatoria di Italia Oggi nella fascia delle città dove la qualità della vita è medio-alta». Sul lavoro Prato è trentesima in Italia, quinta in Toscana, superata da Pisa, Livorno, Arezzo e Grosseto e molto avanti rispetto a MassaCarrara che guida il «secondo gruppo», chiuso da Lucca, la peggiore tra le toscane. È però prima nel Paese per numero di imprese registrate per 100 mila abitanti, davanti a Grosseto, mentre per quanto riguarda le imprese innovative è solamente al novantesimo posto.