Regole Unesco più severe sulle aperture dei locali e i venditori di biglietti saltafila
Basta «bagarini» davanti ai musei, risciò consentiti solo in alcune zone del centro e nuova stretta contro i «furbetti» delle attività alimentari in area Unesco. Sono le principali modifiche al regolamento per la tutela del centro storico di Firenze, proposte con delibera dall’assessore allo Sviluppo economico Cecilia Del Re, e approvata in giunta. Per quanto riguarda i saltacoda, nel regolamento — come anticipato dal Corriere Fiorentino — è stata inserita una norma che vieta anche la sola offerta di pacchetti turistici su suolo pubblico. Questa modalità «è già vietata non solo dalla legge regionale sul turismo ma anche dal nostro regolamento di polizia urbana», sottolinea Del Re. «Il divieto, però, veniva aggirato dalle agenzie di viaggio che concludevano la transazione in locali affittati vicino ai grandi musei. Per questo, siamo intervenuti vietando anche la mera offerta dei pacchetti». Viene prevista invece la possibilità di stipulare convenzioni tra l’amministrazione e i musei, che, sul suolo pubblico, con il loro personale potranno informare e indirizzare il turista (la vendita resta vietata anche in questo caso). «Le informazioni turistiche — afferma l’assessore — serviranno non solo a gestire le code, ma anche a orientare su prezzi, orari e modalità. Sarà utile al turista, ma potrà rappresentare anche un’occasione di lavoro per agenzie di viaggio e accompagnatori turistici, sempre tramite accordi con il Comune». C’è poi il fronte dei trasferimenti di attività alimentari in centro storico. «Con queste modifiche — spiega Del Re — rimarranno ovviamente consentiti, ma nei locali lasciati liberi non potranno più aprire ristoranti, bar o altre attività che prevedano la vendita di cibo. Si tratta di un intervento per garantire che il saldo tra le attività alimentari trasferite e quelle nuove sia zero». Stando ai numeri del Comune, dall’entrata in vigore del regolamento Unesco si sono registrate 55 nuove aperture di attività artigianali tra arredo, moda, edilizia, manifatturiero, servizi, benessere e artistico. Infine, la delibera regolamenta i cosiddetti risciò, in modo da consentire ai mezzi con più di due ruote utilizzati per fini turistici di entrare e circolare solo in alcune zone dell’area Unesco, individuate dall’amministrazione con la sovrintendenza.