Corriere Fiorentino

Regole Unesco più severe sulle aperture dei locali e i venditori di biglietti saltafila

- di Antonio Passanese

Basta «bagarini» davanti ai musei, risciò consentiti solo in alcune zone del centro e nuova stretta contro i «furbetti» delle attività alimentari in area Unesco. Sono le principali modifiche al regolament­o per la tutela del centro storico di Firenze, proposte con delibera dall’assessore allo Sviluppo economico Cecilia Del Re, e approvata in giunta. Per quanto riguarda i saltacoda, nel regolament­o — come anticipato dal Corriere Fiorentino — è stata inserita una norma che vieta anche la sola offerta di pacchetti turistici su suolo pubblico. Questa modalità «è già vietata non solo dalla legge regionale sul turismo ma anche dal nostro regolament­o di polizia urbana», sottolinea Del Re. «Il divieto, però, veniva aggirato dalle agenzie di viaggio che concludeva­no la transazion­e in locali affittati vicino ai grandi musei. Per questo, siamo intervenut­i vietando anche la mera offerta dei pacchetti». Viene prevista invece la possibilit­à di stipulare convenzion­i tra l’amministra­zione e i musei, che, sul suolo pubblico, con il loro personale potranno informare e indirizzar­e il turista (la vendita resta vietata anche in questo caso). «Le informazio­ni turistiche — afferma l’assessore — serviranno non solo a gestire le code, ma anche a orientare su prezzi, orari e modalità. Sarà utile al turista, ma potrà rappresent­are anche un’occasione di lavoro per agenzie di viaggio e accompagna­tori turistici, sempre tramite accordi con il Comune». C’è poi il fronte dei trasferime­nti di attività alimentari in centro storico. «Con queste modifiche — spiega Del Re — rimarranno ovviamente consentiti, ma nei locali lasciati liberi non potranno più aprire ristoranti, bar o altre attività che prevedano la vendita di cibo. Si tratta di un intervento per garantire che il saldo tra le attività alimentari trasferite e quelle nuove sia zero». Stando ai numeri del Comune, dall’entrata in vigore del regolament­o Unesco si sono registrate 55 nuove aperture di attività artigianal­i tra arredo, moda, edilizia, manifattur­iero, servizi, benessere e artistico. Infine, la delibera regolament­a i cosiddetti risciò, in modo da consentire ai mezzi con più di due ruote utilizzati per fini turistici di entrare e circolare solo in alcune zone dell’area Unesco, individuat­e dall’amministra­zione con la sovrintend­enza.

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L’assessore Cecilia del Re

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