Elogio della musica antica nella chiesa di Santa Felicita
Perché a Utrecht il Festival Oude Muziek richiama centinaia di persone, come il Valletta Early Music Festival, il Laus Polyphoniae di Anversa o il Festival Urbino Musica Antica e invece a Firenze la musica antica non sembra riuscire a trovare una continuità e stabilità di pubblico, nonostante gli sforzi di associazioni come l’Homme Armé e pochi altri? La domanda se la sono posta cinque anni fa quando, per ovviare a questo problema, è nata l’associazione Kof. Che in due periodi all’anno, a primavera e in autunno, realizza una rassegna dedicata alla musica antica e barocca, curata dall’organista e Kappelmeister della Chiesa di Santa Felicita Giacomo Benedetti. Rassegna che si impegna a «proporre strumenti e tecniche quanto più possibile simili a quelle utilizzate nell’epoca in cui questa musica fu composta», racconta. La quinta stagione — la terza in Santa Felicita, prima era in Santo Spirito — inizia oggi alle 21 con ospiti il soprano Paola Leggeri e il baritono Joseph Lia che accompagnano il clavicembalo di Benedetti in arie di Girolamo Frescobaldi, Händel, Bach, Monteverdi e Pergolesi. «A Firenze manca un autentico festival di musica antica e il nostro obiettivo — spiega l’organista — è colmare questo vuoto: una città con un così straordinario patrimonio artistico non può non avere, all’interno della sua vastissima offerta culturale, un’iniziativa che valorizzi la tradizione musicale fiorentina e toscana e sappia offrire ai suoi cittadini e agli ospiti che ogni anno la visitano una serie di eventi di cui la musica antica sia protagonista». La rassegna prosegue fino al 26 ottobre, ogni venerdì, e coinvolge giovani artisti toscani e non provenienti da realtà come Modo Antiquo, Scuola di Musica di Fiesole, Conservatorio Cherubini di Firenze e quello di Ginevra.