Muore incinta, sospetto errore medico
Empoli, la Asl va in Procura: aperta un’inchiesta. Saccardi: «Saremo inflessibili»
Potrebbe essere stato un errore medico a causare la morte di Barbara Squillace, la donna incinta di 4 settimane, ricoverata da sei giorni all’ospedale di Empoli. La Asl ha riscontrato «elementi sospetti in ipotesi di condotte sanitarie incongrue» e per questo ha ritenuto opportuno denunciare il caso alla Procura, che ha aperto un’indagine. Dalla Regione, l’assessore Saccardi ha annunciato una audizione interna all’azienda.
C’è una svolta nel caso di Barbara Squillace, la donna incinta morta giovedì mattina mentre era ricoverata all’ospedale di Empoli. Ieri mattina, durante il riscontro diagnostico disposto dall’Asl sulla salma della 42enne di Vinci, l’anatomo-patologo «ha riscontrato elementi sospetti in ipotesi di condotte sanitarie incongrue e, pertanto, ha ritenuto di effettuare subito la segnalazione alla Procura della Repubblica», recita una nota dell’azienda, che esprime le «condoglianze» ai famigliari. Il medico dell’ospedale di Pistoia, dove si è svolto l’esame, ha riscontrato un’occlusione gastro-intestinale del tutto inattesa. E che potrebbe far sospettare una sottovalutazione da parte dei medici del San Giuseppe di Empoli.
Barbara Squillace, residente nella frazione di Spicchio Sovigliana, negli scorsi mesi si rivolge a Careggi e si sottopone a una cura ormonale per restare incinta. Ci riesce un mese fa, grazie alla procreazione assistita. Ma la settimana scorsa si sente male, il vomito persistente la porta a rivolgersi al vicino ospedale di Empoli: viene ricoverata, si ipotizza una iperemesi gravidica, una patologia delicata per il feto, ma non ritenuta pericolosa per la mamma. Giovedì mattina, un’ora dopo il «giro» medico in cui Barbara non aveva dato segni tali da destare allarme, l’ostetrica di turno si accorge che la donna non respira. Le manovre di rianimazione si rivelano inutili. Il marito, presente nella stanza, decide di non fare denuncia, e al San Giuseppe ipotizzano che la morte possa essere legata alle cure ormonali sostenute dalla donna.
Ma il riscontro diagnostico di ieri mattina rivela uno scenario del tutto diverso: c’è un’occlusione, che sarebbe sfuggita ai medici empolesi. Spetterà ora alla Procura di Firenze scoprire se è la causa della morte e se ci siano responsabilità dei sanitari del San Giuseppe. La pm di turno, Ester Nocera, ha disposto l’autopsia per lunedì mattina, mentre ha affidato alla polizia di Empoli il sequestro delle cartelle cliniche. Al momento non ci sono indagati, si attenderà l’esito dell’esame di lunedì per eventuali provvedimenti, mentre il marito di Barbara Squillace, avvisato subito dell’esito dell’esame di ieri, non risulta per il momento aver presentato esposti.
Il sospetto che circola negli ambienti sanitari empolesi e fiorentini è che il vomito persistente di Barbara in ospedale possa essere stato ricondotto alla gravidanza senza indagare su eventuali altre possibili cause. Se così fosse, si tratterebbe di una sottovalutazione grave. Del resto, i toni furenti usati ieri dall’assessore regionale alla salute Stefania Saccardi testimoniano che nelle stanze della Regione si respira un’aria pesantissima: «Al di là del rispetto per gli accertamenti che farà la magistratura — spiega Saccardi — noi saremo inflessibili e adotteremo ogni provvedimento interno conseguente». L’assessore esprime «dolore, rammarico, vicinanza alla famiglia». E annuncia il primo provvedimento: «Abbiamo già individuato un gruppo di esperti che giovedì 26 luglio andrà, assieme al team del centro regionale del Rischio clinico, a fare un audit interno. Abbiamo intenzione di accertare in modo rigoroso quanto è successo». Accanto agli esperti selezionati da Saccardi e a quelli del Rischio clinico (che indagano sugli errori medici e redigono le linee guida per evitarli di nuovo), ci sarà anche un team di specialisti dell’Asl.
L’assessore Saccardi: «Faremo chiarezza, saremo inflessibili» Giovedì l’ispezione