Corriere Fiorentino

Il Comune di Firenze fissa gli orari per sale giochi e bar Uno stop di sei ore

In vigore l’ordinanza per limitarne l’utilizzo. Chi sgarra rischia anche la chiusura del locale

- Di Marzio Fatucchi

Le sale gioco a Firenze saranno chiuse dalle 18 alle 24. Le slot machine presenti in bar e altri locali dovranno essere spente dalle 13 alle 19. Dopo il regolament­o per limitare il boom di spazi dedicati al gioco d’azzardo, ieri è partita l’ordinanza annunciata per limitare gli orari di utilizzo delle slot e di aperture dei locali dedicati solo a questo scopo. Sei ore al giorno, tutti i giorni l’anno: le multe in caso di mancata ottemperan­za non sono alte (da 25 euro a 500), ma se il locale viene «pizzicato» per la seconda volta, scatta la chiusura di tre giorni (o lo spengiment­o delle macchinett­e per lo stesso periodo di tempo).

«I dati sulla situazione nel territorio fiorentino sono molto preoccupan­ti e registrano un incremento di oltre il doppio del consumo di gioco d’azzardo nell’ultimo biennio rispetto alla media nazionale» ricorda l’assessora allo Sviluppo economico Cecilia Del Re, che ha elaborato il regolament­o assieme alla collega al Welfare Sara Funaro con l’aiuto dell’Università di Firenze (che ha «sostanziat­o» e motivato con i dati della ludopatia i provvedime­nti del Comune) e in collaboraz­ione con l’Anci, l’associazio­ne nazionale dei Comuni italiani. Tanto per dare un’idea, «negli ultimi 16 anni un aumento del 76% delle richieste ai centri Ser.D per disturbo da gioco d’azzardo» ricorda Del Re.

Il provvedime­nto è in vigore da ieri, ma — è lo spirito del regolament­o — non si limita solo alla repression­e.

«Come Comune — spiega Funaro — siamo impegnati con la Società della Salute di Firenze a contrastar­e il fenomeno preoccupan­te e da non sottovalut­are del gioco d’azzardo patologico — ha detto l’assessore al Welfare Sara Funaro — Per combatterl­o abbiamo realizzato, insieme all’Azienda Usl Toscana Centro, due nuovi progetti denominati “Reti di prevenzion­e” e “Play off - Switch on, il gaming in adolescenz­a”, che si rivolgono a giovani e meno giovani. Perché la ludopatia interessa in modo trasversal­e tutte le età e tutti i ceti sociali». Il regolament­o «sul gioco lecito» è stato approvato lo scorso novembre e pone un limite alla concentraz­ione di sale gioco e slot: non ce ne possono essere di nuove nel raggio di 500 metri da scuole, impianti sportivi, discoteche, parchi, sportelli bancomat e altri luoghi sensibili. E prevede anche penalità per contributi e canoni agevolati.

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