L’idea di San Giovanni Valdarno: tornare fiorentini
La giunta comunale, a guida Pd, vuol lasciare la provincia di Arezzo. Ieri Consiglio straordinario
Da una parte Firenze, dall’altra Arezzo. A metà strada, nel cuore della Valle dell’Arno, c’è San Giovanni. Diciassettemila abitanti, oggi divisi sul loro futuro. La giunta ha proposto che il Comune diventi parte della Città metropolitana di Firenze, lasciando la provincia di Arezzo. Ieri sera la prima discussione pubblica sul tema: tante persone hanno partecipato al consiglio comunale straordinario.
Tanti sognano di passare sotto Firenze. Sarebbe un ritorno alle origini: nel tredicesimo secolo il piccolo borgo si chiamava Castel San Giovanni e venne edificato per conto di Firenze sui progetti che Arnolfo di Cambio elaborava per realizzare gli avamposti del governo centrale, le cosiddette «terre nuove fiorentine». Ma ormai da secoli queste terre sono aretine. Le auto viaggiano con la targa AR, eppure la parlata è quella fiorentina. E nella centrale piazza Cavour, la statua del Marzocco guarda proprio verso Firenze.
Tra i primi a lanciare l’idea dell’adesione alla città metropolitana, nel 2012, fu l’allora presidente del Consiglio comunale fiorentino Eugenio Giani, secondo il quale San Giovanni, Montevarchi, Terranuova, Castelfranco e Pian di Scò hanno i requisiti storici per diventare fiorentini. Tra i cinque Comuni, San Giovanni è però l’unico che ha preso in considerazione il passaggio. Il sindaco Maurizio Viligiardi (Pd) ha ora rilanciato l’idea di questa adesione. Ma la scelta spetta innanzitutto al Consiglio comunale. In caso di parere positivo, si dovrebbe passare a un referendum popolare. Secondo il sindaco, tifoso della Fiorentina, ci sarebbero benefici economici in questo passaggio, visti soprattutto i finanziamenti intercettati dalla Città metropolitana. Per altri però, non mancherebbero oneri: ad esempio l’assicurazione auto, più cara in provincia di Firenze. Ma Vigilardi guarda oltre :« La Città metropolitana è un organismo sovra istituzionale in posizione privilegiata rispetto a qualsiasi provincia, e poi c’è il settore della moda, nel nostro territorio c’è una vasta area produttiva che si lega a Firenze». E proprio in tema moda, le parole dello stilista Stefano Chiassai, la cui azienda si trova a San Giovanni, avvalorano la tesi del sindaco: «Sono un figlio di Pitti Uomo, ogni volta che vado all’estero porto il marchio di Firenze. Vivo a San Giovanni, ma quasi tutti i miei dipendenti sono fiorentini e l’indotto della nostra economia è tipicamente fiorentino».