Lo show toscano di Salvini fra slogan e piazze piene
Piazze piene per il ministro leghista: «La Toscana una delle regioni peggio amministrate»
Da Siena a Pisa, passando da Campi Bisenzio e da Massa. La giornata toscana del ministro dell’Interno Matteo Salvini è stato un vero e proprio show. Ha parlato di tutto: dai vaccini («10 obbligatori sono troppi») alle grandi opere da fermare.
È stata la cena delle polemiche della vigilia, con il centrosinistra che ha disertato il Ponte di Mezzo per cercare di non dare fiato alla volata elettorale tirata da Matteo Salvini. Ma il leader della Lega e ministro dell’Interno si è presentato a Pisa, per l’evento di Confcommercio, facendo ironia sui suoi avversari: «Polemiche? A cena si va sempre d’accordo con tutti. Chi è assente invece ha sempre torto».
Salvini, guardando verso il Municipio, si sente sicuro: «Pisa ha diritto di cambiare, in Italia c’è una voglia di cambiamento impressionante». Il governatore Enrico Rossi alla cena col peposo dell’Impruneta non è andato, così, da Salvini, scortato dal sindaco di Cascina Susanna Ceccardi, arriva la stoccata: «Quella della Regione Toscana è una delle peggiori amministrazioni di tutta Italia», mettendo però le mani avanti («è troppo presto») sulla possibile candidatura di Ceccardi a governatore. Ora c’è da pensare alle città del ballottaggio e per Matteo Salvini la giornata toscana è stata lunga. Prima tappa, Siena: «Il Monte dei Paschi è sopravvissuto a pestilenze, carestie e guerre mondiali ma non alla gestione scellerata e ai clientelismi del Pd», tuona dal palco di piazza Salimbeni, davanti a 300 persone e accanto al candidato del centrodestra Luigi De Mossi.
Poi è la volta di Campi Bisenzio, per l’aspirante sindaco Maria Serena Quercioli, dove arriva l’assist agli alleati dei Cinque Stelle: su aeroporto e tunnel Tav «è giusto calcolare costi e benefici. Quindi fa bene il ministro Toninelli a volerci vedere chiaro. Ci sono alcune infrastrutture che servono, altre che sono superate. Se penso alla città di Firenze e penso a come è stata sventrata con la tramvia mi piange il cuore». Sono in 700 in piazza Dante, tutti vogliono un selfie col leader. Lui scalda la folla con «i vaccini dannosi», gli attacchi ai rom e ai barconi degli immigrati: «Da ministro e da papà farò di tutto per evitare che un ragazzo di 29 anni possa morire, come è successo a Firenze, perché dei rom balordi si inseguono in macchina se non ti senti libero di camminare per Campi la sera non sei un uomo libero».
Poi l’attacco ad Eike Schmidt: «Il direttore degli Uffizi dice che Firenze merita una grande moschea? Pensi al suo grande museo». Il pomeriggio è tutto all’insegna della Costa: a Marina di Massa sono in 2.000 per lui e per il candidato Francesco Persiani: «Le vostre spiagge — dice il ministro — hanno bisogno di più sicurezza, e i turisti e i cittadini devono poter stare al sole senza i vu cumpra’». Poi, un passaggio a Pietrasanta, dove ricorda la strage di Viareggio, prima della grande chiusura pisana: le proteste pacifiche dei centri sociali in largo Menotti, il selfie del ministro con l’Arno sullo sfondo e l’accusa al presidente francese Macron di «bere troppo champagne», di fronte alle telecamere di TF1, la prima rete tv d’Oltralpe. Infine, il comizio in piazza Carrara, con mille pisani: Michele Conti, candidato del centrodestra, ci crede.