La tragedia di Federico e Elisa Due vescovi insieme: «Pietà»
I funerali dopo l’omicidio-suicidio. Il padre del calciatore: condanna e scuse
Una tragedia e due comunità PRATO da guidare nel dolore. È l’impegno che hanno cercato di portare a compimento «dopo essersi confrontati nei giorni scorsi» i vescovi di Prato e San Miniato, Franco Agostinelli e Andrea Migliavacca. Ieri pomeriggio, nelle stesse ore, i due si sono rivolti ai familiari, ai fedeli e agli amici di Elisa Amato e Federico Zini, che hanno perso la vita nell’omicidio-suicidio compiuto una settimana fa dal calciatore venticinquenne del Tuttocuoio, che molto probabilmente non accettava la fine della relazione con la ragazza.
Una folla enorme per le due cerimonie tanto che in entrambi i casi è stato necessario blindare le strade di Galciana e Balconevisi per permettere al flusso di persone accorse di raggiungere le due chiese.
«Conserviamo e trasmettiamo il bellissimo sorriso di Elisa», ha detto il vescovo pratese alle circa cinquecento persone assiepate nella chiesa di San Pietro. Per poi cercare di unire tutti sotto l’ombrello della pietas cristiana, creando una sorta di collegamento nella sofferenza con l’altro rito, quello che si svolgeva a nella frazione del Pisano: «Che vi dia il Signore il coraggio per aver pietà di chi ha causato questa tragedia», ha concluso Agostinelli rivolgendosi ai genitori di Elisa Amato.
Tantissimi i giovani ad ascoltare, proprio come a Balconevisi (San Minato), dove i compagni di squadra di Federico sono ancora increduli per quanto accaduto. «Lo sguardo di Gesù è anzitutto quello che accoglie oggi con grande tenerezza la vita di Elisa, a cui tragicamente e ingiustamente è stata tolta», ha detto il vescovo di San Miniato Andrea Migliavacca, raccogliendo idealmente il testimone da quello di Prato. Il padre, Maurizio Zini, giornalista molto conosciuto nel Pisano, ha letto una lettera su questo solco. Nel quale ha cercato di tratteggiare il suo ricordo del figlio senza nascondere la ferita per quel suo gesto invocando per lui il perdono. «Una cosa però Fede, — ha detto il padre dall’altare della piccola chiesarivolgendosi al figlio scomparso — non avresti dovuto fare: compiere questo tragico gesto, che sta sconvolgendo la vita di due famiglie e delle nostre comunità, e che noi condanniamo fortemente. E per il quale chiediamo nuovamente perdono, anche e soprattutto a tuo nome, vicini al dolore dell’altra famiglia. Un gesto che d’ora in poi ci lascia con un vuoto immenso. Auspichiamo come genitori — ha concluso — che in futuro non accadano più fatti così dolorosi, in grado di distruggere la vita umana».
Al termine della cerimonia di Galciana il vescovo Agostinelli ha accompagnato il feretro sino oltre le porte della chiesa, dove son stati liberati nell’aria decine di palloncini colorati sulle note di Ironic di Alanis Morissette, una delle canzoni preferite di Elisa, mentre sul feretro di Federico c’erano le tante maglie delle squadre in cui ha militato.
Agostinelli ai genitori Che il Signore vi dia il coraggio per avere pietà di chi ha causato tutto questo