Ristorante e bimbi al Santa Maria della Scala
Presentato il piano di sviluppo quadriennale. Il direttore Pitteri: obiettivo 250 mila visitatori
Progetti, date e un futuro meno incerto. Una nuova pagina della plurisecolare storia del Santa Maria della Scala è pronta per essere scritta. Rispetto al passato, le promesse sono accompagnate da una serie di punti esclamativi che entro il 2021 dovrebbero consegnare a Siena un complesso museale funzionale e poliedrico. Ne è convinto il direttore Daniele Pitteri, che insieme al sindaco Bruno Valentini, ha presentato il piano quadriennale. Gli interventi si riferiscono sia all’offerta culturale che alle infrastrutture.
Per quanto riguarda la prima parte, il Museo dei Bambini diventerà tra il 2019 e 2020 una realtà quotidiana, che tramite operatori ed educatori avvicinerà tutto il giorno i piccoli all’arte. Sarà affiancato da un centro per la didattica (2019), che a seconda del tipo di utenza, con attenzione ai portatori di disabilità fisiche e cognitive, permetta un apprendimento dedicato. Entro fine anno sarà riunificata la collezione Spannocchi, oggi divisa tra Pinacoteca e palazzo Pubblico, mentre per settembre dovrebbe essere pronto il nuovo centro congressi da 300 posti. Uno spazio non strettamente collegato alla sfera artistica-culturale, ma che rientra nella filosofia di Pitteri: «Il Santa Maria della Scala deve parlare a tutti e tutti i giorni». In cantiere anche l’apertura di un ristorante con vista Duomo. Entro il 2019 sarà completato lo studio di fattibilità, ma il luogo è già stato individuato: il Palazzo del Rettore. Per il 2021 è in programma una mostra sulla falsariga di quella appena realizzata su Ambrogio Lorenzetti. Il protagonista sarà uno, il Sodoma o Domenico Beccafumi.
«La certezza è che sarà pensata, prodotta e realizzata a Siena», ha sottolineato il direttore. Tra gli aspetti più generali, il piano, redatto in collaborazione con accademici e figure di spicco del panorama artistico nazionale e internazionale, si concentra sull’antico ospedale come modello di welfare culturale, in grado di facilitare la partecipazione dei cittadini, e su luogo dedicato alla cura delle persone, migliorandone la fruizione per i visitatori e la qualità degli ambienti per i lavoratori. Oltre alle novità, Pitteri ha annunciato una data per misurare la validità del piano: «Nel 2020 gli accessi dovranno essere 250 mila, oggi siamo a 135 mila (nel 2013 anno dell’insediamento di Valentini erano meno di 40 mila, ndr) ». Per terminare quanto previsto, sono previsti investimenti per 6,5 milioni di euro e parte degli indirizzi, come spiegato dal direttore, «è vincolata da accordi regionali e nazionali e sarà portata a compimento indipendentemente da chi amministra la città o guida il Santa Maria».
nella Limonaia di Villa La Pietra, sede fiorentina della New York University e sarà aperta al pubblico fino al 14 settembre. «Quando allestisco una stanza per questo genere di foto — racconta Abelardo Morell — copro le finestre con un telo nero di plastica sino a ottenere l’oscurità totale. Poi, pratico un piccolo foro nel telo che fa sì che sulle pareti della stanza si proietti l’immagine rovesciata di ciò che sta all’esterno». Morell lavora con questa tecnica dal 1991 e le sue opere sono state presentate in tutto il mondo, ma Villa La Pietra si è rivelata il luogo ideale per utilizzare il suo metodo grazie al gioco di rimandi visivi tra gli scorci del giardino circostante e le sale della Villa. «La mostra inaugura anche la quattordicesima edizione della rassegna estiva The Season qui a Villa La Pietra — spiega Ellyn Toscano, direttrice a Firenze — Le fotografie di Morell sono evocative e disorientanti. In una fusione di colori e in una scomposizione di forme la sua visione miscela bene questo insieme frammentato dalla luce e poi ricostituito in immagini stratificate. Invece di restituirci il fascino compiaciuto dei giardini toscani, sembra che la natura lotti per il suo primato, escludendo qualsiasi segno di presenza umana».
Info: Limonaia Villa La Pietra - Via Bolognese 120. Visita su appuntamento, prenotazioni a lapietra.reply@nyu.edu.
Si farà anche un centro congressi perché questo dovrà essere un luogo che parla a tutti sempre Il piano andrà avanti anche se ci saranno cambi al vertice