La Lega batte cassa, il Pd spera nella tradizione
Quello di Salvini è il secondo partito dietro il M5S e ora vuole il candidato sindaco
La Lega a Massa è diventata il secondo partito, dietro al Movimento 5 Stelle. Il Pd, che sotto diverse insegne, dalla Margherita, ai Ds, ha sempre governato nel capoluogo apuano, resta fermo al 20%, un tracollo che fa sembrare lontanissime le Politiche del 2013, quando i Democratici ebbero il 30%.
Il risultato è che se così rimanessero le cose, quando si andrà a votare per il nuovo sindaco, sarebbe scontato un testa a testa tra i 5 Stelle e il centrodestra, che ha portato a casa il 35,44%. C’è però da dire che in terra apuana non è mai accaduto, in oltre trent’anni, che il voto delle Politiche fosse rispecchiato da quello delle Amministrative
Il Pd, che perde pezzi e sindaci in tutta Italia, non vuole rischiare di cedere anche Massa, ma è diviso, come tutto il centro sinistra: una parte del Pd vorrebbe riconfermare il sindaco attuale, Alessandro Volpi, mentre un’altra, critica verso il suo operato, vorrebbe cambiare volto. «Dobbiamo avere l’umiltà di guardarci in faccia affinché non si verifichi un nostro tracollo anche alle elezioni comunali — dice il segretario Pd Luca Perinelli — Per farlo conosco un solo modo, riunire il centrosinistra». Perinelli non chiede ancora le primarie, ma è vero che se il Pd fosse concorde sul Volpi bis, il segretario no n starebbe a parlare di «ricercata unità».
Un candidato alternativo a Volpi, in effetti, c’è già, ma non è iscritto al Pd: è l’avvocato Sergio Menchini, noto e stimato professionista, pronto ad una sua lista civica, con cui rodere voti al centro sinistra. Una parte del Pd vorrebbe lui alla guida della città e per questo spera che si facciano le primarie del centro sinistra, perché lui possa parteciparvi. E qui entra in gioco una «testa d’ariete», un consigliere comunale del Pd, Luca Anghelè, chiamato a chiedere le primarie in nome di un progetto che non lo vedrà comunque protagonista.
È un avvocato, e altrettanto stimato, anche il candidato proposto dalla Lega alle prossime elezioni: Francesco Persiani, senza tessera. «Pensiamo che per vincere a Massa — spiega il segretario provinciale Andrea Cella — occorra un candidato trasversale, senza etichette». Un mese fa Fratelli d’Italia e Forza Italia, però, non erano d’accordo con il progetto della Lega e si contendevano il candidato: «Oggi le cose sono cambiate — conclude Cella — e forse possiamo pretendere, visto il nostro risultato, che la coalizione ascolti la proposta della Lega». Ad aspettarli c’è Luana Mencarelli, la candidata già presentata dal Movimento 5 Stelle; che, mentre gli altri litigano, già in campagna elettorale da tempo.