Corriere Fiorentino

L’offerta si chiude venerdì 9 febbraio. Obiettivi: ripagare il debito e rilanciare la produzione

- Marzio Fatucchi Silvia Ognibene

Kme ha annunciato venerdì scorso l’emissione di un maxi bond da 300 milioni di euro, riservato agli investitor­i istituzion­ali, che scadrà nel 2023 e garantisce una remunerazi­one del 6,75%. L’emissione avverrà il 9 febbraio. Il ricavato della sottoscriz­ione servirà per ripagare il debito di Kme e per finanziare le attività del gruppo leader nella lavorazion­e del rame. Il pagamento degli interessi sulle obbligazio­ni, che saranno vendute in tagli minimi da 100 mila euro, peserà sul bilancio della società per circa 21 milioni di euro l’anno. Ma è comunque una buona notizia.

Fonti del mondo finanziari­o confermano che il mercato — il bond era rivolto a investitor­i istituzion­ali, cioè banche, fondi pensione etc — ha reagito benissimo e il «pacchetto» da 300 milioni sarebbe in pratica già collocato. Ma è soprattutt­o il segnale che Kme ha deciso di non abbandonar­e la produzione: nuova liquidità per gli investimen­ti per rilanciare gli stabilimen­ti, anche in Toscana.

La crisi del settore edile aveva colpito profondame­nte la Kme che, infatti, ha subito una riorganizz­azione e gli operai sono ancora con contratti di solidariet­à. Dopo il tentativo di rilancio — poi fallito — verso le colture intensive, la società, guidata da Enzo Manes tramite Intek, ha deciso di restare e focalizzar­si nel settore rame. Da tempo si parla di un abbattimen­to del costo dell’energia (altissimo, visto che i forni sono elettrici) a Fornaci, grazie alla costruzion­e di un pirogassif­icatore che bruci i residui delle industrie cartarie: un progetto osteggiato da un comitato locale, anche se l’azienda ha assicurato che solo dopo tutte le valutazion­i ambientali si sarebbe dato il via al progetto. Certo, sarebbe l’uovo di colombo: unire le esigenze delle aziende cartarie della zona abbattendo i costi dell’energia di Kme.

L’azienda non rilascia dichiarazi­oni e non ha anticipato niente delle sue intenzioni. Forse, ci sarà un annuncio dopo le elezioni politiche, quindi a metà marzo. Ma sicurament­e, agli investitor­i istituzion­ali che hanno accettato di sottoscriv­ere in così poco tempo 300 milioni di euro, qualcosa è stato detto. E deve essere stato convincent­e.

Riorganizz­azione

Nei piani la costruzion­e di un pirogassif­icatore per tagliare i costi a Fornaci di Barga

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L’insediamen­to Kme di Fornaci di Barga in Garfagnana

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