Vive la France
Dopo sudamericani e spagnoli, al Franchi c’è la Belle époque. Veretout, Thereau e Laurini nuovi beniamini. Aspettando Eysseric
Veretout e gli altri Il Franchi si gode la sua Belle époque
Un tempo c’erano brasiliani e argentini, con il temperamento di gente come Passarella, la classe immensa di Edmundo, Dunga e Bertoni (ma tornando ancora più indietro nel tempo la lista potrebbe diventare lunghissima) e le valanghe di gol di Batistuta. Poi sono venuti gli spagnoli, i piedi vellutati del «sindaco» Borja Valero, i dribbling di Joaquin, la forza di Alonso e quel tipico possesso palla che caratterizza le Furie Rosse. Oggi invece al Franchi è tempo di
Belle Epoque. E stando alle prestazioni dei galletti viola, la cosa durerà ancora per un po’. La rivoluzione dell’estate scorsa infatti ha portato 4 francesi in squadra, tutti (per motivi diversi) in cerca di una possibilità per affermarsi in una squadra importante come la Fiorentina e in un campionato, la serie A, ancora oggi considerato difficilissimo. Jordan Veretout, Cyril Thereau, Vincent Laurini e Valentin Eysseric: eccoli i quattro moschettieri di Pioli, tre dei quali già al centro del villaggio (la citazione è del francesissimo Rudy Garcia) e capaci di prendersi la standing ovation del Franchi.
Il personaggio del momento è ovviamente Veretout, guerriero di metà campo nato ad Ancenis, intorno ai castelli della Loira e pagato 7 milioni l’estate scorsa (adesso ne vale più del doppio): muscoli, potenza, grinta e ottimo senso del gol messi a disposizione del gruppo. Già perché «la force de l’équipe est la squadra», disse lui (metà in italiano, metà in francese) nell’intervista al
Corriere Fiorentino del mese scorso. A prima vista sembra un rugbista, poi però lo guardi giocare e vedi che, ai tackle e le corse a perdifiato, aggiunge movimenti offensivi senza palla e qualche gol: il centrocampista viola, un piccolo Naingollan come dice Pioli, ha già segnato 5 volte (più la prestigiosa rete in amichevole al Real Madrid), due su assist del connazionale Thereau e tre su calcio piazzato.
Jordan infatti calcia punizioni e (l’abbiamo scoperto contro la Samp) pure rigori: niente male per chi, in estate, era arrivato quasi nell’indifferenza generale dopo le cessioni di Borja e Vecino all’Inter: «Lui per me era un calciatore dalle doti già affermate — dice il dg viola Pantaleo Corvino a margine della partita benefica nel carcere di Sollicciano ieri mattina — mi fa piacere che si scoprano le potenzialità di questi ragazzi: il nostro compito è quello di fare innamorare i nostri tifosi. Siamo felici di questi cinque risultati utili consecutivi, battere la Sampdoria è stato un momento molto bello. Ho sentito Andrea Della Valle ed era contento, spero possano arrivare altre gioie. Sarà una stagione con la quale capiremo quanto siano forti le nostre fondamenta».
In coppa non c’era, ma almeno quanto l’amico Veretout (i francesi fanno gruppo anche fuori dal campo), Thereau è già diventato indispensabile. A 35 anni l’attaccante ex Chievo e Udinese (nativo delle Alpi francesi e tifosissimo dell’Olympique Marsiglia) incide sulle partite come avesse dieci anni di meno. Col Sassuolo è stato splendido: assist con un gran lancio a tagliare il campo per Veretout e assist da trequartista navigato per il gol di Chiesa. E anche a Napoli è stato prezioso anche in copertura su Jorginho. In campionato è già a quota 4 passaggi decisivi, a cui aggiunge pure 4 gol (più 2 segnati con l’Udinese): il «vecchietto» arrivato last minute e senza il curriculum da star dunque è uno degli acquisti più azzeccati dell’anno.
All’ultimo tuffo a proposito è arrivato anche Vincent Laurini (di Thionville, al confine col Lussemburgo), il terzino che non t’aspetti capace di prendersi il posto da titolare, marcare Mandzukic, andare al cross e cavarsela pure contro lo sgusciante attacco del Napoli. I problemi muscolari (come succedeva in passato) lo limitano fin troppo, ma con lui in campo Pioli si sente al sicuro. Perché l’ex Empoli ha senso tattico, buona velocità e discreta esperienza. Chi per il momento non carbura invece è Valentin Eysseric, fantasista di Aix-en-Provence che l’anno scorso ha stupito insieme al suo Nizza.Rispetto all’inizio dell’anno però ha perso il posto in squadra e sembra ancora troppo appesantito per mettere in crisi i titolari. Colpa di un infortunio che sul più bello lo ha messo fuorigioco: i minuti giocati in coppa Italia in qualche modo sono un nuovo inizio. Corvino e Pioli credono molto in lui e il «10» sulle spalle sta lì a dimostrarlo: lui e Saponara insomma potrebbero essere i primi acquisti del 2018. Vive la France dunque. E chissà, magari a gennaio la truppa d’oltralpe diventerà ancora più numerosa.
Corvino Veretout per noi era già una certezza, un giocatore affermato Mi fa piacere che venga apprezzato, il nostro compito è far innamorare i tifosi