Nel Valdarno le case e i soldi della camorra
Valdarno, due società ripulivano i soldi del boss Mallardo. Perquisita la casa aretina della sorella
Coi soldi della camorra hanno fatto diversi investimenti immobiliari tra Arezzo e Figline Valdarno. Ecco perché la squadra mobile di Firenze ha sequestrato le quote di due società edili che hanno sede a Figline: la Valdarno Costruzioni srl e la Edil Europa 2, ora in liquidazione. In poco meno di dieci anni le due società — riconducibili al clan camorristico dei Mallardo — hanno comprato e venduto 4 unità immobiliari a Loro Ciuffena (Arezzo), 15 unità immobiliari a Montevarchi (Arezzo) e 8 unità immobiliari a Reggello (Firenze). Il valore dichiarato dei terreni è di quasi 2 milioni e mezzo.
In totale — secondo gli investigatori — sono stati venduti lotti di terreno per un valore dichiarato di oltre 8 milioni, facendo ricorso a erogazioni da parte di istituti di credito per quasi 10 milioni di euro.
È stato perquisito uno dei soci: si tratta di Domenico Pirozzi, imprenditore che è domiciliato a Firenze. In questa storia emerge anche la figura di un funzionario di banca che avrebbe agevolato l’erogazione dei soldi, grazie al fatto che vive in Toscana. Tra i destinatari della misura cautelare, il capo clan Francesco Mallardo e suo cognato, Antimo Liccardo, dipendente del Comune di Giugliano in Campania. Indagato a piede libero anche il consigliere comunale campano, Paolo Liccardo.
Era lo stesso capoclan, Francesco Mallardo, a dare disposizioni sugli investimenti che venivano fatti tra Campania, Toscana e Molise.
Sono quindi 25 gli immobili sequestrati in totale in Toscana (9 a Reggello e 16 a Montevarchi) nell’ambito di questa inchiesta della Dda di Napoli nei confronti del clan Mallardo e dei cosiddetti scissionisti, che ieri ha portato all’esecuzione di 19 arresti.
Secondo quanto emerso dalle indagini, il clan Mallardo avrebbe riciclato il denaro provento di attività illegali anche attraverso le due aziende edili con sede a Figline Valdarno (Firenze), intestate a prestanome. Le due società venivano finanziate con denaro proveniente da imprese contigue o da soggetti collegati al clan Mallardo. Dal 2002 al 2011 le società avrebbero acquistato immobili e terreni nelle province di Arezzo e Firenze. La polizia ha perquisito anche la casa della sorella del boss, nell’Aretino, e una coppia di coniugi che vive a Castelfranco.
L’inchiesta della Dda di Napoli, portata avanti dalla squadra mobile di Firenze, riguarda una presunta associazione di tipo mafioso: si indaga anche per riciclaggio e intestazione fittizia di beni.
Il clan Mallardo è un nome importante nella galassia della criminalità organizzata. Si alleò con la Nuova Famiglia, che aveva come obiettivo quello di porre fine allo strapotere di Raffaele Cutolo e della sua Nuova Camorra Organizzata. L’ascesa al potere di questo clan è legata indissolubilmente a quella dei clan Licciardi e Contini, grazie al patto stretto tra i tre rispettivi boss e battezzato col nome di Alleanza di Secondigliano.
In questi mesi gli investigatori della squadra mobile di Firenze hanno lavorato sugli accertamenti patrimoniali ma anche facendo numerosi pedinamenti e ascoltando numerose conversazioni telefoniche per ricostruire il presunto organigramma di questo «pezzo» di camorra che aveva messo le basi in Toscana.
La rete Investimenti per milioni di euro tra le province di Firenze e Arezzo: confiscati 25 immobili