La famiglia riporta a casa Niccolò E finalmente il Governo chiama
«Abbiamo chiesto al ministro di dare l’ultimo bacio a nostro figlio». Domani i funerali a Scandicci
«Dal Governo neanche una telefonata» aveva detto Luigi Ciatti, babbo di Niccolò, il giovane ucciso a calci e pugni in una discoteca di Lloret de Mar, in Spagna. Dopo lo sfogo raccolto dal Corriere Fiorentino qualcosa si è mosso, e il ministro degli Esteri Angelino Alfano ha chiamato la famiglia Ciatti. «Gli abbiamo chiesto di dare l’ultimo bacio a nostro figlio. Ci ha detto di sì: devo riconoscere ad Alfano una grande disponibilità. Partiamo per Barcellona», racconta Ciatti. La salma di Niccolò dovrebbe tornare stasera a Roma. Poi, salvo complicazioni, domani si terranno i funerali a Scandicci.
La telefonata del ministro Angelino Alfano al babbo di Niccolò Ciatti, ieri mattina, ha rotto un silenzio che durava da quasi una settimana. «Da quando mio figlio è stato ucciso — aveva detto Luigi Ciatti, padre del ragazzo, al Corriere Fiorentino — nessuno del governo ha avvertito il bisogno di chiamarci, di alzare il telefono, ma in questo momento il dolore per la morte di Niccolò è così straziante che tutto il resto passa in secondo piano».
C’è voluta l’intercessione del sindaco di Scandicci, Sandro Fallani, perché qualcosa da Roma si muovesse: e così ieri il ministro degli Esteri, che stava comunque seguendo la tragica vicenda attraverso i canali diplomatici, ha chiamato personalmente i familiari del ventiduenne assassinato a Lloret de Mar per esprimere la sua vicinanza e quella di tutto l’esecutivo Gentiloni. «Ho chiesto al ministro Alfano di poter dare un bacio e di abbracciare Niccolò per l’ultima volta prima di rinchiuderlo nella bara — dice Luigi Ciatti — E il desiderio della mia famiglia è stato esaudito: ci stiamo imbarcando per Barcellona. Finalmente andiamo a riprendere Nicco. Devo riconoscere ad Alfano di averci dimostrato grande disponibilità».
Il babbo, la mamma e la sorella del ventiduenne di Scandicci, ucciso a calci e pugni da tre coetanei ceceni in una discoteca spagnola, ieri pomeriggio alle 19,30 sono stati fatti salire su un volo Alitalia per Barcellona dove, ad attenderli c’era il personale del consolato generale d’Italia. A quel punto i parenti della vittima sono stati condotti in ospedale per sbrigare le ultime formalità burocratiche e per vegliare il «loro» ragazzo. Il rientro è previsto per oggi (partenza alle 19,30 dalla Spagna), con atterraggio su Roma in tarda serata. Poi dal Leonardo da Vinci il lungo corteo funebre si avvierà verso Scandicci. Ma ieri anche il ministro della Giustizia Andrea Orlando, ha ritenuto di dover chiamare il suo omologo spagnolo, Rafael Catala’, per chiedere «massimo sforzo e massimo impegno nelle indagini» e di essere «costantemente aggiornato».
Il governo italiano — e questa è l’altra novità — si è fatto carico di tutte le spese: «Questa mattina (ieri, ndr) il consolato italiano ci ha inviato i fogli inerenti l’accertamento di morte di Niccolò e l’accettazione alla sepoltura: se non ci saranno intoppi dell’ultimo minuto, credo che i funerali si svolgeranno sabato pomeriggio — anticipa il sindaco Fallani che, negli ultimi giorni, è rimasto in continuo contatto con il segretario del Pd, Matteo Renzi, e con il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Maria Elena Boschi — a Scandicci siamo già in preallerta: ho allertato la protezione civile e la polizia municipale per fare da filtro nel quartiere e il giorno delle esequie sarà lutto cittadino. Ho chiesto a Luigi di farmi sapere con esattezza quando è previsto il loro ritorno in Italia così da predisporre tutto il necessario per ricordare il nostro Niccolò».
In queste ore gli amici del giovane Niccolò sono in attesa di poter salutare per l’ultima volta il loro compagno di viaggi e di divertimento. In questi giorni la casa del giovane Niccolò è stata una meta dolorosa per tutti coloro che l’hanno conosciuto e che sono andati a trovare i suoi genitori.
Per quanto riguarda l’inchiesta sull’assassinio del giovanissimo fruttivendolo del mercato di San Lorenzo, è di queste ore la notizia che la Procura della Repubblica di Roma ha aperto un fascicolo d’indagine per far luce sull’accaduto (non è escluso che in futuro i magistrati capitolini possano anche chiedere l’estradizione di Rassoul Bissoultanov) affidando ai carabinieri del Ros gli accertamenti sul pestaggio mortale andato in scena nella discoteca Sant Trop di Lloret de Mar.
Il Reparto Crimini Violenti del Ros, che in questi mesi si è sempre mosso per cercare di fare luce sui casi di italiani uccisi all’estero, è in contatto con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per seguire le fasi di rientro in Italia della salma ed acquisire ogni utile elemento per le indagini, sia per quanto riguarda la dinamica dell’omicidio, sia le responsabilità.