ADDIO A DEL BRAVO, L’ANTICONFORMISTA DELL’ARTE MODERNA
d’Arte Moderna. «Ci lascia un grande esperto e punto di riferimento dell’arte moderna, un intellettuale che ha investito tanto nella cultura e nell’arte, dedicandosi al servizio della conoscenza e all’insegnamento» ha aggiunto il sindaco di Firenze Dario Nardella. È stato per gran parte del secolo una delle figure principali nello studio della storia dell’arte in Italia, con una curiosità intellettuale e una voracità di studioso che lo hanno portato a interessarsi di tutto, dal Quattrocento all’arte contemporanea: «Sono stato uno dei suoi primi laureati — ricorda ancora Natali — era un maestro assoluto che ha insegnato a tutti noi la curiosità, l’anticonformismo, lo scrupolo nello studio, non dando mai niente per scontato». Il suo unico difetto, per come lo ricorda Natali, è stato «essere incapace politicamente di gestire il potere che hanno i cattedratici, ne era alieno». Ciononostante è riuscito a creare una grande scuola. Due anni fa, da appassionato collezionista, si offrì di trasmettere il suo patrimonio artistico, costituito da opere che spaziano dal 1500 ai giorni nostri ai territori, «ai quali sono legato da sempre — come disse lui stesso — San Casciano dove sono nato, Barberino e Tavarnelle dove la mia famiglia coltivava e produceva olio e vino sin dai primi del Novecento».