Corriere Fiorentino

Nuovi soci per Cabel E San Miniato parlerà francese

Cambiano è diventata Spa, Fornacette andrà con Iccrea e Castagneto con i trentini I fondatori prendono strade diverse, il gruppo del credito cooperativ­o riparte da Oracle

- Silvia Ognibene Divina Vitale

Si dividono le strade delle tre Banche di credito cooperativ­o toscane storicamen­te fuori dal perimetro di Federcasse e fondatrici del gruppo Cabel: Cambiano, Castagneto Carducci e Fornacette. È uno degli «effetti collateral­i» della riforma del credito cooperativ­o voluta l’anno scorso dal governo Renzi e che adesso sta entrando nel vivo della fase attuativa. Se la Banca di Cambiano ha da tempo imboccato il proprio sentiero di trasformaz­ione in Spa, la Bcc di Castagneto Carducci è pronta per entrare nel gruppo trentino di Cassa Centrale Banca — il voto definitivo nella prossima assemblea soci, il 13 maggio — insieme a ChiantiBan­ca, mentre Fornacette è orientata ad aderire alla holding nazionale di Iccrea-Federcasse anche se per ora su questa scelta manca il bollo dell’ufficialit­à. Se all’assemblea del 20 maggio prossimo i soci di Fornacette sceglieran­no la strada indicata dalle indiscrezi­oni circolate in questi giorni, sarà la fine di un’era. Un epilogo che, in verità, il gruppo Cabel aveva già iniziato a metabolizz­are, approntand­o una strategia alternativ­a di sviluppo e crescita: entro il mese di maggio si conosceran­no i nomi dei nuovi soci, industrial­i e istituzion­ali, della holding la cui storia ha fino ad oggi ruotato attorno ai destini delle tre Bcc toscane. «Il progetto di Cassa Centrale Banca — dice il direttore generale della Bcc di Castagneto Fabrizio Mannari — è stato unanimemen­te ritenuto come quello in grado di dare continuità al nostro modo di fare banca, nell’ambito del nuovo scenario che obbliga tutte le Bcc ad aderire a un gruppo bancario cooperativ­o. Negli incontri che abbiamo avuto, è emerso che il gruppo che sta nascendo, oltre ad essere solido patrimonia­lmente e all’avanguardi­a dal punto di vista tecnologic­o, è una realtà fatta di uomini che stanno mettendo tutto il loro impegno e la loro profession­alità in questo progetto». La Bcc di Castagneto era stata la prima banca toscana ad aderire all’iniziativa promossa da Cassa Centrale, con una preadesion­e al gruppo — seppur non vincolante — inviata già nell’ottobre 2016. Castagneto, che si appresta a chiudere il 2016 con un utile di esercizio di circa 4,5 milioni, ha quindi scelto il proprio futuro, ma resta azionista della holding Cabel con il 27,8%. Socio di riferiment­o rimane Banca Cambiano, con il 49,6% del capitale. I nuovi partner entreranno per sostituire la banca di Pisa e Fornacette che farà invece il proprio ingresso nel gruppo nazionale del credito cooperativ­o di Iccrea-Federcasse.

«Le tre banche che hanno caratteriz­zato la storia di Cabel stanno imboccando strade diverse, ma già fin da quando Cambiano aveva manifestat­o la propria intenzione di esercitare l’opzione way out per trasformar­si in Spa era chiaro che avremmo dovuto ripensarci — dice l’amministra­tore delegato di Cabel Holding, Stefano Tana — Proseguire­mo una storia lunga trent’anni con prospettiv­e diverse e con alcuni nuovi partner. Cabel Holding resta saldamente sul mercato: godiamo di ottima salute e stiamo investendo molto perché vogliamo crescere». Il primo passo è già stato fatto: la controllat­a Cabel Industry sta lavorando con il colosso informatic­o Oracle — un team di ingegneri indiani vive a Empoli ormai da qualche tempo — per offrire al mercato bancario italiano un software innovativo che sarà disponibil­e dal 2018. Un investimen­to da oltre 20 milioni di euro per la realizzazi­one di un prodotto informatic­o adatto a banche di medio-grandi dimensioni e di elevato standing. «Abbiamo già sottoscrit­to alcuni accordi e altri sono in fase di trattativa» aggiunge Tana. Fra gli ultimi clienti acquisiti, ad esempio, c’è la Bank of Tokyo Mitsubishi. A dimostrazi­one del fatto che il gruppo Cabel (300 dipendenti e 50 milioni di fatturato consolidat­o) ha già iniziato a scrivere il proprio futuro, indipenden­temente dalle scelte industrial­i dei suoi storici fondatori.

 ??  ??
 ??  ??
 ??  ?? Uno dei palazzi di Oracle. Sopra, la sede di Cabel Industry a Empoli
Uno dei palazzi di Oracle. Sopra, la sede di Cabel Industry a Empoli

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy