Corriere Fiorentino

Tre mozioni, tre strade. A confronto

I primi risultati in Toscana: l’ex premier al 74%, ma sulla Costa soffre un po’ Parrini: grande partecipaz­ione. Zampa: ma se abbiamo perso iscritti...

- pagina a cura di Paolo Ceccarelli

Matteo Renzi sfiora il 74% dei voti, seguito a lunga distanza da Andrea Orlando con il 25%, Michele Emiliano resta inchiodato all’1,3%. Sono i primissimi risultati del congresso del Pd in Toscana, dove fin qui hanno votato 48 circoli su un totale di 765 per poco più di mille iscritti su 46 mila. Si tratta dunque di un bilancio molto parziale, anche se si iniziano a intraveder­e alcune tendenze. Lo strapotere dell’ex premier era un dato atteso, compresi alcuni plebisciti (al Circolo Arci Botteghe di Fucecchio Renzi ha addirittur­a preso il 100%, 27 voti su 27, per fare un esempio). Sulla Costa Renzi fa un po’ più fatica e in alcuni circoli perde. Ad esempio in quello di Collesalve­tti, dove Orlando si impone con il 60% pur avendo contro il sindaco renziano (nonché segretario del Pd livornese) Lorenzo Bacci, e in alcuni circoli della provincia pisana. D’altronde sulla Costa, l’area toscana più in sofferenza dal punto di vista economico e occupazion­ale, il consenso del segretario uscente è più debole, come ha dimostrato il referendum del 4 dicembre. Nonostante questo, però, nell’avvio di congresso Renzi sta facendo meglio che nel 2013. Quattro anni fa, dopo il voto di 48 circoli, l’ex sindaco di Firenze aveva raccolto 554 consensi, oggi è a quota 782. Dario Parrini, segretario del Pd toscano vicino a Renzi, è però prima di tutto soddisfatt­o dei primi numeri del congresso: «I nostri iscritti sono cresciuti rispetto allo scorso anno, ma ancora di più è cresciuta la loro partecipaz­ione». E fa arrabbiare Sandra Zampa, mozione Orlando: «Ma come si fa a ignorare quanti iscritti ha perso il Pd ovunque in Italia ma, soprattutt­o, quante sconfitte ha portato a casa il Pd alle ultime amministra­tive in Toscana?».

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