Con Finzi Pasca al Puccini sogno bianco e meraviglia
Mille lampadine sospese nel buio, come stelle lontane. Un abito immacolato, un’improvvisa luce color latte. Il mondo lunare del regista teatrale e coreografo Daniele Finzi Pasca, lo stesso di Corteo (Cirque du Soleil) e del Cirque Eloize, atterra con Bianco su Bianco al Teatro Puccini di Firenze stasera alle 21. In scena Helena Bittencourt e Goos Meeuwsen. «Una notte ad occhi aperti», lo definisce Finzi Pasca. «Questa volta non chiuderemo gli occhi per trasportarci in possibili viaggi interiori. Questa volta resteremo senza dormire». Uno spettacolo di contrasti tra buio e luce, riso e meraviglia, narrazione e fantasticheria. I due protagonisti, un’attrice e un maldestro tecnico di scena, con la loro clownerie creano una successione di scene tragicomiche dove è il gesto, preciso e delicato, a raccontare una storia. O meglio tante piccole storie: «Sono piccole allucinazioni, modi per far emergere il Rosso e il Nero dietro il Bianco: la somma di tutto, purezza per alcuni, lutto per altri, insopportabile ordine per altri ancora — dice il regista — Malgrado la semplicità e l’essenzialità della macchina scenica, lo spettacolo ripropone il nostro modo di raccontare: sempre in equilibrio tra una dolce e nostalgica assurdità, un mondo surreale, ferocemente sereno. Un teatro dove però l’illusione viene alla fine sempre svelata, dove si ride e ci si commuove, dove i clown non incarnano la stupidità ma la fragilità degli eroi perdenti». Bianco è colore del sogno per antonomasia. E anche il colore della sfida: «La montagna mi ha insegnato la passione per le sfide, quelle piccole che si affrontano sforzando i propri muscoli e la leggerezza del respirare. Mi ha portato a toccare le nuvole». Bianche come questa serata, che celebra la poesia del movimento.