Corriere Fiorentino

Volley, il Bisonte ai play-off: «Ora viene il bello»

Firenze resta in A1 e giocherà le finali scudetto. L’allenatore Bracci: «Ci divertirem­o»

- Mauro Bonciani

Il primo obiettivo — la salvezza — è stato centrato con quattro giornate di anticipo ed un convincent­e 3-0 ai danni di Busto Arsizio davanti ai quasi 1.500 del Mandela Forum. Adesso però il Bisonte Firenze guarda con fiducia e ambizione al primo play-off scudetto della sua storia, anch’esso raggiunto domenica.

«Non ho mai fatto calcoli, ho sempre detto giochiamo gara per gara — spiega il tecnico delle fiorentine, Marco Bracci, centrale della “generazion­e dei fenomeni” azzurri di Velasco — e lo stesso ho fatto prima di questa partita. Alla fine tutti siamo stati felicissim­i di aver centrato l’obiettivo salvezza matematica davanti al nostro pubblico; nelle prossime quattro giornate, ad iniziare dal recupero di giovedì sera al Campo di Marte contro Casalmaggi­ore, vogliamo fare più punti possibili per scalare posizioni in classifica». Quest’anno, per la prima volta, i play-off sono a dieci squadre, con la settima contro la decima e l’ottava contro la nona, in due gare (la prima in casa della peggiore classifica­ta) ed eventuale golden set per accedere ai quarti.

«Stiamo giocando bene, sono convinto che con Busto avremmo vinto anche senza l’infortunio della loro alzatrice Signorile. Abbiamo battuto incisivame­nte e ha funzionato ottimament­e l’asse muro-difesa — dice Bracci — nei play off daremo il massimo. Arrivare decimi o settimi in campionato non cambia granché, e noi vogliamo passare il turno ad andare ai quarti. Guai a sedersi sugli allori: dobbiamo andare sul parquet sempre per vincere. Detto questo — aggiunge — se non centreremo i quarti, il nostro buon lavoro non sarà offuscato. Anche perché siamo una squadra nuova, di ragazze esperte e meno, che col tempo è diventata un bel gruppo, unito dentro e fuori dal campo, che ha dato soddisfazi­one a me, alla società e ai tifosi».

Il punto di svolta della stagione, che ha visto anche momenti non semplici? «È vero, abbiamo perso qualche punto di troppo. All’andata La gioia del Bisonte Firenze dopo la partita di domenica a Busto Arsizio Marta Bechis (alzatrice titolare, ndr) si fece male alla spalla, poi con Scandicci nell’ultima in casa giocammo solo un set... La svolta è arrivata lì, con i dieci giorni di riposo successivi: nella prima di ritorno, con Bergamo, siamo stati più convinti, vincendo con merito 3-2 e da lì abbiamo iniziato ad avere più efficacia».

«Nelle prossime partite darò più spazio alla ragazze che finora ne hanno avuto meno — conclude il coach — ma le avversarie non si illudano, niente regali». E poi resta l’altro grande traguardo: «Il Palasport che Wanni Di Filippo, il nostro patron, regalerà alla città e alla squadra. È un fatto bellissimo, che darà più forza alla società e a tutto il volley fiorentino».

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