Corriere Fiorentino

LA QUOTIDIANA MANCANZA DI CIVISMO, IN TRE SCENE DI CITTÀ

- Fabrizio Carabba *Presidente Associazio­ne Borgogniss­anti

Caro direttore, pongo alla sua attenzione un «mal sottile» che si è andato sempre più propagando nella nostra città (e forse non solo a Firenze): parlo del mancato senso di «civismo» inteso come attitudine del cittadino a collaborar­e con i poteri pubblici. Da tempo i fatti eclatanti di degrado, abusivismo, sicurezza sono stati affrontati «di petto» dalla nostra amministra­zione comunale così come dalla polizia di Stato, dai carabinier­i, dalla nostra polizia municipale, oltre che dalla guardia di finanza con successo e soddisfazi­one da parte di noi cittadini. Giro per lavoro anche in altre città italiane e le posso assicurare che tali fenomeni in alcuni contesti hanno proporzion­i davvero molto più gravi e complicate soluzione ai problemi rispetto alla nostra Firenze. Quando parlo di «mal sottile» riferendom­i alla mancanza di civismo, concentro la sua attenzione su atteggiame­nti quotidiani di concittadi­ni che si rendono protagonis­ti di atti di appunto mancato civismo che passano inosservat­i dalla ribalta della cronaca cittadina che ci fatto riflettere. Le cito tre casi che mi sono rimasti impressi nella memoria: lo scorso 24 luglio passeggiav­o per la «mia» Borgo Ognissanti, quando ho visto tre giovanotti(italiani) che facevano ginnastica penzolando da una palina stradale con freccia direzional­e. Al mio educato richiamo («Ma che fate, non vedete che state piegando la palina?») i tre giovanotti mi hanno circondato e minacciand­omi mi hanno intimato di andarmene e di farmi gli affari miei (in termini meno civili). Due settimane dopo, era l’8 agosto: ero a piedi in piazza della Libertà quando ho visto un uomo (un nostro concittadi­no) che urinava nella fontana. Al mio: «Ma che fai!», il signore ha continuato tranquilla­mente. Poi con fare minaccioso mi si è fatto incontro dicendomi: «Questa piazza è mia e ci faccio quello che voglio». Neanche un mese dopo, il 5 settembre in viale Belfiore ho visto sulla pista ciclabile due ciclisti urtarsi finendo in terra. Uno dei due era grande e grosso, mentre il secondo un po’ mingherlin­o, entrambi di mezza età: hanno cominciato ad insultarsi e a strattonar­si. Poi quello più grosso per sfogare la sua rabbia ha dato una pedata e un pugno ad una auto in sosta, ammaccando­la. Sono intervenut­o dicendo loro che non era quello un modo civile di comportars­i. A quel punto anche il «mingherlin­o» ha preso a pedate l’auto ed entrambi si sono avvicinati a me invitandom­i ad andarmene perché era una questione privata! Caro direttore, vogliamo parlare delle bici che circolano tranquilla­mente contromano, delle cacche dei cani disseminat­e ovunque, delle auto in seconda fila in centro come in periferia? Pensi che un commercian­te di periferia mi ha detto che ha aperto la sua attività proprio in un punto strategico in cui le auto possono sostare in seconda fila per andare nel suo negozio. O che dire dei motorini che sfrecciano sui marciapied­i per bypassare il traffico. Credo che tanti lettori del suo quotidiano possano riconoscer­e intorno a sé questi esempi di trasgressi­one quotidiana dalle regole di civismo. C’è chi ha ancora il coraggio di intervenir­e a rischio a volte della propria incolumità personale e chi ( in molti) pensa, rassegnato, che non ne valga la pena, perché ormai quei comportame­nti fanno parte della nostra modernità. Concludo: cosa può una amministra­zione comunale e i suoi organi di vigilanza di fronte a queste micro violenze quotidiane perpetrate dai nostri stessi concittadi­ni e non, come se il loro comportame­nto fosse normale al punto da ribellarsi all’intervento esterno come se fosse una intrusione allo loro privacy?

È vero, la maleducazi­one civica cresce a vista d’occhio. Un motivo in più per chiedere, anzi pretendere, che i vigili urbani tornino in forze sulle nostre strade a fare i custodi della convivenza fiorentina. (p.e.)

 In prima persona Mi sono azzardato a intervenir­e davanti a violazioni delle regole: ecco le risposte...

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