Industriali, Firenze apre a Cavicchi. Il Sud frena
La partita per la presidenza toscana. Salvadori: finalmente sinergie. Fabianelli: a suo tempo
Andrea Cavicchi, presidente degli industriali di Prato e di Confindustria Toscana Nord prova a riaprire la partita per la presidenza regionale, ricucendo con Firenze dopo gli strappi dell’era di Simone Bettini in via Valfonda. Ieri Cavicchi ha spiegato al Corriere Fiorentino la sua proposta: «Credo che ora ci sia maggiore disponibilità al dialogo. Prima delle dimissioni di Messeri (presidente di Confindustria Firenze, ndr) avevo trovato un accordo per la rappresentanza toscana: il presidente a Firenze e due vice, uno nominato da noi e l’altro dal Sud. L’accordo poi è saltato. Ho rilanciato la stessa offerta». Una posizione che trova aperture e chiusure, confermando che serviranno tempi lunghi per risolvere la situazione sia a Firenze dove il presidente facente funzioni è Luigi Salvadori, che in Toscana dove presidente con pieni poteri è stato prorogato Pierfrancesco Pacini.
Cavicchi, martedì a Prato in occasione dell’assemblea di Confindustria Toscana Nord al Centro Pecci ha pranzato con il presidente nazionale, Vincenzo Boccia e con quello fiorentino, Luigi Salvadori, indizio di rapporti più sereni con Firenze. L’imprenditore pratese ha anche sottolineato che serviranno tempi lunghi per arrivare ad una sola Confindustria Toscana e prima bisognerà consolidare le tre macro aree Nord, Centro e Sud. Luigi Salvadori, dopo aver letto il Corriere Fiorentino, Salvadori dice: «Ho colto nell’intervista di Cavicchi delle aperture interessanti, che approfondiremo certamente nel prossimo periodo. Colgo — aggiunge — soprattutto la volontà di sinergie su temi importanti, intendendo la Toscana come un vero e proprio sistema. È chiaro che la definizione completa della situazione avverrà dopo l’elezione del nuovo presidente di Confindustria Firenze, tra sei mesi circa». E Massimo Messeri, presidente di Nuovo Pignone che si è dimesso ad agosto dopo un anno di mandato alla guida di via Valfonda, senza entrare nel merito di cariche e poltrone, commenta: «Sono d’accordo con Cavicchi sull’opportunità dei consolidamenti territoriali che facilitano quello finale a livello regionale. Ma sto dicendo quello che ho sempre affermato e per il quale mi sono anche speso personalmente come presidente degli industriali fiorentini».
Cavicchi era anche tornato sul tema dei numeri degli associati delle varie Confindustrie e del peso reale delle associazioni e le dimissioni di Messeri hanno anche congelato la fusione di Firenze con Toscana Sud, formata da Arezzo, Siena e Grosseto. Il presidente di Toscana Sud, Andrea Fabianelli sull’intervista di Cavicchi afferma: «Come ha spiegato la vicepresidente nazionale di Confindustria, Antonella Mansi, la questione regionale è congelata fino all’elezione del presidente di Firenze. Trarremo valutazioni e conclusioni quindi quando sarà il momento». Intanto è iniziato il cammino per la nomina del numero uno di Firenze, con la scelta dei presidenti delle sezioni merceologiche e territoriali, cui a novembre seguirà quella dei saggi.