Il gol non c’è ancora Ma almeno l’Empoli muove la classifica
Anche con il Genoa in dieci per quasi un’ora l’attacco azzurro non riesce a sbloccarsi
Un pareggio che muove la classifica, che mostra una reazione dopo le tre sconfitte consecutive e che dà morale, anche se in superiorità numerica era lecito osare di più. L’Empoli, forse un po’ troppo rinunciatario — non segna da 484 minuti — continua a non vincere, ma il punto conquistato in casa del Genoa lascia ben sperare. Continua dunque la crisi di gol degli azzurri che, rispetto ad un anno fa, hanno realizzato sei reti in meno.
Nella stagione 2015-16, infatti, l’Empoli di Giampaolo realizzò 8 gol in 8 giornate: tre a firma Saponara, due Maccarone e una ciascuno Pucciarelli, Paredes e Buchel. In questo campionato, invece, dopo 720 minuti, i toscani hanno segnato solamente due gol in casa contro il Crotone, con Bellusci e Costa. Ma la nota positiva è il fatto che a Marassi la squadra non abbia subito gol. Dopo le sette reti incassate nelle ultime tre gare contro Inter, Lazio e Juventus, uscire da Genova imbattuta significa registrare un miglioramento del reparto difensivo rispetto a dodici mesi fa, quando dopo otto partite l’Empoli aveva subito 14 gol. Numeri che non migliorano la classifica attuale (la squadra di Martusciello è sempre penultima in classifica) ma che permettono al gruppo di lavorare con più serenità in vista della prossima partita in casa contro il Chievo Verona.
La gara. Giovanni Martusciello effettua cinque cambi rispetto all’ultimo match perso in casa per 3-0 contro la Juventus, tra cui spiccano i ritorni dal primo minuto di Saponara e Gilardino in attacco e l’esordio del ventiquattrenne Vaseli in difesa. Il Genoa in caso di vittoria agguanterebbe il Napoli in classifica. E gli azzurri non deludono, concedendo poco ai padroni di casa, giocando con coraggio e tranquillità. Saponara, chiamato in causa dal suo allenatore alla vigilia («Non si può pensare all’Empoli senza Saponara è come togliere Higuain o Dybala alla Juventus»), nel primo tempo appare in crescita, per poi calare nella ripresa, e non mancano le occasioni per l’Empoli, che arriva al tiro tre volte con Gilardino: al 26’ non trova la porta, al 36’ colpisce la traversa ma in posizione di fuorigioco e al 38’ calcia debolmente favorendo la parata di Perin, alla centesima presenza in serie A con la maglia del Genoa. Poi al 34’ i padroni di casa rimangono in dieci a causa dell’espulsione per doppia ammonizione di Lazovic ma, invece di approfittare del vantaggio numerico goduto per quasi un’ora di gioco, i toscani non riescono più a creare pericoli. Anzi, è proprio il Genoa a stringere i denti rischiando anche di vincere la partita. Alla fine il risultato è giusto. E per l’Empoli comunque positivo.
La pensa così anche Martusciello: «Sono molto soddisfatto del pareggio — dice — la squadra ha cercato la vittoria e ha avuto lo stesso atteggiamento sia in undici contro undici che in superiorità numerica. I pochi gol? Creiamo tanto e conosco solo una strada per risolvere il problema, allenarsi».
Sono molto soddisfatto del punto fatto, la squadra ha provato a vincere Davanti creiamo tanto ma siamo sfortunati