Corriere Fiorentino

Il gol non c’è ancora Ma almeno l’Empoli muove la classifica

Anche con il Genoa in dieci per quasi un’ora l’attacco azzurro non riesce a sbloccarsi

- di Michela Lanza

Un pareggio che muove la classifica, che mostra una reazione dopo le tre sconfitte consecutiv­e e che dà morale, anche se in superiorit­à numerica era lecito osare di più. L’Empoli, forse un po’ troppo rinunciata­rio — non segna da 484 minuti — continua a non vincere, ma il punto conquistat­o in casa del Genoa lascia ben sperare. Continua dunque la crisi di gol degli azzurri che, rispetto ad un anno fa, hanno realizzato sei reti in meno.

Nella stagione 2015-16, infatti, l’Empoli di Giampaolo realizzò 8 gol in 8 giornate: tre a firma Saponara, due Maccarone e una ciascuno Pucciarell­i, Paredes e Buchel. In questo campionato, invece, dopo 720 minuti, i toscani hanno segnato solamente due gol in casa contro il Crotone, con Bellusci e Costa. Ma la nota positiva è il fatto che a Marassi la squadra non abbia subito gol. Dopo le sette reti incassate nelle ultime tre gare contro Inter, Lazio e Juventus, uscire da Genova imbattuta significa registrare un migliorame­nto del reparto difensivo rispetto a dodici mesi fa, quando dopo otto partite l’Empoli aveva subito 14 gol. Numeri che non migliorano la classifica attuale (la squadra di Martusciel­lo è sempre penultima in classifica) ma che permettono al gruppo di lavorare con più serenità in vista della prossima partita in casa contro il Chievo Verona.

La gara. Giovanni Martusciel­lo effettua cinque cambi rispetto all’ultimo match perso in casa per 3-0 contro la Juventus, tra cui spiccano i ritorni dal primo minuto di Saponara e Gilardino in attacco e l’esordio del ventiquatt­renne Vaseli in difesa. Il Genoa in caso di vittoria agguantere­bbe il Napoli in classifica. E gli azzurri non deludono, concedendo poco ai padroni di casa, giocando con coraggio e tranquilli­tà. Saponara, chiamato in causa dal suo allenatore alla vigilia («Non si può pensare all’Empoli senza Saponara è come togliere Higuain o Dybala alla Juventus»), nel primo tempo appare in crescita, per poi calare nella ripresa, e non mancano le occasioni per l’Empoli, che arriva al tiro tre volte con Gilardino: al 26’ non trova la porta, al 36’ colpisce la traversa ma in posizione di fuorigioco e al 38’ calcia debolmente favorendo la parata di Perin, alla centesima presenza in serie A con la maglia del Genoa. Poi al 34’ i padroni di casa rimangono in dieci a causa dell’espulsione per doppia ammonizion­e di Lazovic ma, invece di approfitta­re del vantaggio numerico goduto per quasi un’ora di gioco, i toscani non riescono più a creare pericoli. Anzi, è proprio il Genoa a stringere i denti rischiando anche di vincere la partita. Alla fine il risultato è giusto. E per l’Empoli comunque positivo.

La pensa così anche Martusciel­lo: «Sono molto soddisfatt­o del pareggio — dice — la squadra ha cercato la vittoria e ha avuto lo stesso atteggiame­nto sia in undici contro undici che in superiorit­à numerica. I pochi gol? Creiamo tanto e conosco solo una strada per risolvere il problema, allenarsi».

 Sono molto soddisfatt­o del punto fatto, la squadra ha provato a vincere Davanti creiamo tanto ma siamo sfortunati

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 ??  ?? Applausi Maccarone, Gilardino (ancora a secco di gol) e Skorupski salutano i tifosi dopo il pareggio sul difficile campo del Genoa
Applausi Maccarone, Gilardino (ancora a secco di gol) e Skorupski salutano i tifosi dopo il pareggio sul difficile campo del Genoa
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