La soprano: stasera le dedicherò la mia Mimì, un urlo per le donne
TORRE DEL LAGO «La mia Mimì questa sera sarà dedicata a Vania. Vania, dal sorriso sempre stampato sul viso che è morta in un modo brutale. Cantando per lei voglio urlare il mio no a questa violenza insensata». Silvana Froli, soprano lucchese torna nei panni di Mimì sul palcoscenico in riva al lago per la Boheme di Giacomo Puccini con la regia di Ettore Scola. «Conoscevo bene Vania, è di Lucca come me, abbiamo la stessa età, abbiamo frequentato gli stessi ambienti durante l’adolescenza e ci siamo ritrovate adulte, io con una figlia che ha la stessa età del suo. Questa storia mi ha toccato quindi profondamente. Quando i fatti di cronaca come questi arrivano così vicini a te ti rendi improvvisamente conto che non siamo niente, che la vita è veramente un soffio». Al gesto di Silvana si associa la Fondazione Festival Pucciniano che dedica la recita di stasera non solo alla donna data alle fiamme dal suo ex ma anche a tutte le donne vittime di violenza. L’opera di stasera vuole essere anche un appello a tutte le donne che stanno vivendo un dramma come quello che ha vissuto Vania: «Trovate il coraggio di denunciare, siate coraggiose, non rinunciate mai a farlo. Forse se Vania avesse denunciato, chissà, sarebbe ancora viva. Lei era una persona perbene e oggi rappresenta tutte noi donne. Ora io sono qui a giudicare ma mi sono detta che anche io un giorno potrei trovarmi nella sua stessa condizione. E mi chiedo: avrei la capacità di accorgermi di quello che mi sta capitando o avrei paura di denunciare? Ne ho parlato anche con mia figlia che ha 22 anni, anche lei è una musicista. Le ho spiegato che dobbiamo dare un senso anche al nostro lavoro. Noi artisti abbiamo la fortuna di vivere di emozioni, l’arte può salvare dalla brutalità della vita. Per questo abbiamo il dovere di far passare questo messaggio».