Altro rinvio per l’inceneritore sotto assedio
Presidio con i figli davanti agli uffici dove si doveva decidere il via libera. L’ok finale è slittato al 6 agosto
Nove anni e 11 mesi dopo. La data finale del via libera definitivo all’impianto di incenerimento rifiuti e termovalorizzazione di Case Passerini dovrebbe arrivare il 6 agosto prossimo, a distanza di quasi 10 anni dalla firma tra Provincia di Firenze, Ato 6 e Comune di Firenze e Sesto per la scelta del luogo nel Comune di Sesto. Ieri la Conferenza dei servizi ha «sospeso» la seduta tra i tecnici di 37 enti convocati negli uffici della Città metropolitana e riconvocarla tra un mese.
Davanti a quella sede, in piazza Puccini, una quarantina di manifestanti contro l’impianto, dalle «mamme no inceneritore» ai comitati della Piana, dai No Tav a personaggi da sempre contrari a questa scelta come Ornella De Zordo o Sandro Targetti del Prc. Con pentole e coperchi, con un rumore assordante in alcuni momenti, un «cacerolazo» per cercare di disturbare l’incontro in via Mercadante. Da tempo sostengono che è possibile, con la strategia rifiuti zero, evitare l’incenerimento e la produzione di gas inquinanti. Giacomo Giannarelli e Andrea Quartini, consiglieri regionali del M5S, provano ad entrare nella riunione: ma solo i tecnici possono partecipare. Ma la sospensione non nasce dalle varie proteste andate in scena.
Mancano alcuni pareri, ancora, o meglio vanno specificati meglio. Ci sono ulteriori approfondimenti da fare sul fronte paesaggistico, chiesti dalla sovrintendenza al Comune di Sesto (compreso le prove del colore dell’impianto). Alcune verifiche chieste dal Pisl (servizio Asl per la sicurezza sui luoghi di lavoro). Richieste di integrazioni da parte dell’Autorità idrica, di Enac. Alla fine, la Q Thermo, cioè la società mista pubblico privata che deve realizzare l’opera (costo: 135 milioni di euro per 20 anni di concessione, il 60% delle quote è di Quadrifoglio, il resto di una società detenuta dalla emiliana Hera) ha chiesto una sospensione perché tutte le pratiche fossero integrate, registrate, aggiornate.
«Tutti gli enti coinvolti si sono dichiarati impegnati a concludere la Conferenza dei servizi il prossimo 6 agosto» spiega Livio Giannotti, direttore di Quadrifoglio. L’inceneritore-termovalorizzatore di Case Passerini potrà bruciare tra 137mila e 180 mila tonnellate anno, un servizio che costerà 173 euro a tonnellata. «Un inceneritore con i più avanzati sistemi di sicurezza» sulle emissioni, ripete da mesi il presidente di Quadrifoglio Giorgio Moretti. « Un impianto che chiude il cerchio dei rifiuti anche a Firenze: noi diciamo sì» scrive l’associazione Amici della Terra. A Firenze, oggi, vengono bruciati (fuori dalla provincia) già 50 mila tonnellate di rifiuti trattati dall’impianto di selezione , sempre a Case Passerini.
La vicenda
2005 Viene scelto Case Passerini come luogo per l’impianto
2011 Parte la gara per scegliere il partner industriale
2012 La gara viene vinta dal colosso emiliano Hera