Corriere di Verona

Il lupo spunta alla grigliata e gli offrono le costicine L’esperto: «Grave errore»

A Breda di Piave era in corso una festa nell’area pic-nic

- Di Elena Dal Forno

Un giovane lupo, zoppo da una zampetta posteriore, da oltre due mesi si aggira nelle campagne del trevigiano. La Regione gli sta dando la caccia, insieme a Provincia e Carabinier­i Forestali ma per ora l’animale non si fa avvicinare. «Non è collaborat­ivo» fanno sapere. Eppure sabato sera l’animale è arrivato addirittur­a nella spiaggetta di Saletto di Breda, dov’era in corso una festa.

Un picnic con grigliata al quale il lupo ha pensato bene di autoinvita­rsi, certamente spinto dalla fame. Se dapprima è parso timoroso, col passare dei minuti si è fatto più vicino all’odore del cibo, fino a quando un gruppetto di temerari gli ha lanciato addirittur­a delle costicine che il selvatico ha azzannato prima di dileguarsi. Il tutto è stato filmato. »Una cosa pericolosi­ssima» sottolinea Alessia Grassigli, medico veterinari­o. «Cominciamo dicendo che il lupo, come tanti altri animali selvatici – sottolinea la dottoressa – è tutelato e specie protetta, quindi non si può cacciarlo né fargli danno perché è patrimonio dello Stato.

Poi dare loro da mangiare cibo riservato agli umano è pericolosi­ssimo, le ossa in particolar­e sono passibili di

scheggiars­i e andare a perforare l’intestino, il che procura una morte certa e atroce all’animale». L’invito è proprio quello di non avvicinare l’animale e tantomeno offrirgli cibo. »Il lupo, come tutti i selvatici – prosegue Grassigli – deve fare la sua vita lontano dagli umani e procurarsi il cibo da sé, per cui le persone imparino una volta per tutte a tratteners­i e a fare solo segnalazio­ni agli uffici competenti». Un monito che arriva forte e chiaro anche dalla Provincia di Treviso che invita, anche

nel caso di avvistamen­to, di non adottare nessuna ulteriore misura come riprese con i cellulari o altre iniziative personali o forme di interazion­e, tenendo i propri animali domestici al riparo nelle proprie abitazioni in caso di avvistamen­to.

Fondamenta­le fare in modo che l’animale non prenda confidenza e non si abitui al contatto con l’uomo. La Regione è, inoltre, in costante aggiorname­nto con l’ISPRA per avere indicazion­i operative, nell’ottica di tutelare l’animale e agevolare il rientro del lupo nel suo habitat naturale. Questo esemplare era stato segnalato per la prima volta a fine aprile a Maserada, poi a Salettuol, a Candelù e ancora a Spresiano e Fagarè, spostandos­i prevalente­mente nelle aree di campagna e nelle aree golenali del Piave alla ricerca di cibo. Evidenteme­nte, essendo da solo non ha la forza del branco e inoltre, essendo zoppo,. Ha anche ridotte capacità di movimento, ma fino adesso è riuscito a non farsi trovare. Negli ultimi anni sono aumentati esponenzia­lmente gli avvistamen­ti di animali selvatici anche nei pressi di centri abitati. Qualche giorno fa nel Feltrino addirittur­a un orso. Spesso sono i cani e i gatti di casa spesso a cadere vittime degli attacchi dei lupi, mentre non si registrano in tempi recenti aggression­i mortali nei confronti dell’uomo. L’ultimo consiglio dell’esperto va ai proprietar­i di animali domestici perchè nelle zone in cui è stata avvistata la presenza di un lupo non lascino cani, gatti, conigli in giardino nelle ore serali quando l’animale solitament­e si avvicina ai centri abitati, diventando dunque un pericolo per gli animali di casa.

” Grassigli Sono specie tutelate vietato avvicinars­i per ragioni di sicurezza

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Il lupo apparso durante la festa di Saletto mentre addenta il cibo offertogli dai partecipan­ti

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